martedì 13 dicembre 2011

Bricolage

In un antico post ho pubblicato una piantina della porzione di casa dove abito. E' stata disegnata alla buona, senza prendere misure e senza preoccuparsi troppo dell'aderenza alla realtà: se lo avessi fatto avrei dovuto utilizzare qualche strumento più raffinato, perchè nelle mie due stanzette e mezza non c'è un angolo retto neppure a pagarlo. Estendendo il discorso, e anche se nel disegno in pianta sarebbe impossibile rappresentarlo, bisogna dire che questa casa è stata costruita in totale disprezzo del filo a piombo e della livella. E' sghimbescia, pencolante e irregolare in tutte le sue componenti.
In particolare il pavimento non è perfettamente orizzontale, e ciò fa sì che le antine dell'antica credenza, prive delle moderne cerniere a molla, tendano ad aprirsi per pura forza di gravità. Per ovviare a questo inconveniente è stato sufficiente montare delle piccole calamite all'interno dello stipo, con la loro brava piastrina metallica di riscontro sull'anta.
In realtà, in via provvisoria, avevo risolto incastrando un foglietto di carta ripiegato sotto lo sportello.

Perchè racconto tutto ciò? Per sottolineeare il fatto che c'ho messo tre anni a decidermi di sostituire il foglietto di carta con la calamita...

mercoledì 7 dicembre 2011

44

Non gatti, ma anni. Succede, ma l'alternativa sarebbe stata peggiore.

lunedì 5 dicembre 2011

Pigrezza, ennesima frontiera

Mangiare il riso con il cucchiaio, perchè tutte le forchette sono già sporche.

martedì 22 novembre 2011

Fumetti

Risegnalo, ancora una volta, xkcd, che quando si mette a "raccontare" dati riesce ad essere contemporaneamente sintetico e preciso oltre che accattivante.

Nell'oceano di numeri (tutti attualizzati al 2011) questi hanno attirato la mia attenzione:
Anno 1965:
  • paga oraria media per un operaio 19,61$  
  • paga "oraria" media per un CEO (l'equivalente del nostro "Amministratore Delegato) 490,31$
Anno 2007:
  • paga oraria media per un operaio 19,71
  • paga "oraria" media per un CEO 5.419,97
 Questo, ovviamente, per quanto riguarda gli USA, ma temo che i dati relativi al nostro paese non siano poi tanto diversi. Orbene: visto che pare sia arrivato il momento di "pagare i conti", mi piacerebbe che chi di dovere, prima di presentarli, si facesse qualche ragionamento su questi numeri.

mercoledì 16 novembre 2011

Curiosità

Mi piacerebbe sapere perchè le donne preferiscono recriminare piuttosto che chiedere.

martedì 15 novembre 2011

Clima

Lago, ore 7:00: cielo limpido, brezza leggera, 7°.
Città, ore 8:00: nebbia, 2°.

E qualcuno mi domanda se è davvero bello abitare al lago...

giovedì 10 novembre 2011

Privilegi

Il presidente del consiglio in pectore, fresco di nomina a senatore a vita, ha affermato che per risanare l'Italia è necessario eliminare i privilegi alle categorie sociali.
Cosa scommettiamo sul fatto che della categoria "privilegi" facciano parte le pensioni di anzianità, le tutele garantite dall'articolo 18 dello statuto dei lavoratori, i sussidi di disoccupazione, i congedi per maternità e per la cura dei familiari invalidi, eccetera, eccetera?

Titoli

Tradurre è tradire, si sa. Però vorrei capire perchè, quando le "opere dell'ingegno" arrivano in Italia, i distributori delle stesse si prendano la briga di massacrarne i titoli.
Ultime perle incontrate: il film "L'amore all'improvviso", che originariamente si intitola semplicemente col nome del protagonista (e del resto la storia d'amore è solo "laterale" allo svolgimento della trama) e il libro "Grande amore" ("My name is memory").
Forse pensano che l'amore si venda bene. Che, a pensarci bene, è una cosa triste.

mercoledì 9 novembre 2011

Governo ladro

Sarà una coincidenza, ma oggi c'è il sole...

martedì 8 novembre 2011

Se non ora, quando?

Non c'è più credibilità, ma quella, a mio avviso, non c'è mai stata.
Non c'è più politica, di nessun tipo e di nessun genere.
Adesso non ci sono più neanche i numeri.

Cosa aspetta il presidente del consiglio per levarsi di torno?

domenica 6 novembre 2011

Scelte di vita

In ossequio al principio aureo secondo il quale "chi sa fare fa, chi non sa fare insegna" ho dato inizio ad una promettente carriera di istruttore di vela.
Al momento sono stato abilitato a seguire il corso da allievo istruttore, poi si vedrà...

giovedì 27 ottobre 2011

Non cambia nulla

Antartide. I pinguini si affollano sul limitare della banchisa. Devono tuffarsi per andare a cercare da mangiare, ma lì sotto ci sono le foche leopardo che li attendono per cibarsene a loro volta; e allora sono lì ad attendere che i primi si buttino, così i predatori si sazieranno e sarà meno pericoloso andare.

Ufficio, mattina presto. Tutti hanno bisogno di un caffè, ma il primo prodotto dalla macchinetta fa schifo, quindi tutti sono lì ad aspettare che qualcuno si immoli per la comunità.

mercoledì 26 ottobre 2011

AAA vendesi frigorifero seminuovo

Non perchè ne abbia comperato un altro, solo perchè quello che ho è sempre, costantemente, desolantemente vuoto, e allora tanto vale eliminarlo.

giovedì 20 ottobre 2011

Altre vette di pigrezza

Acquistare tre paia di mutande per rimandare il bucato

martedì 18 ottobre 2011

Le chiglie di Campione

Ultima regata della stagione (ma tra un mesetto comincia quella nuova). Vento, freddo, sole: le condizioni migliori per risvegliare l'herpes.

Che finchè continuano a citare solo i primi tre arrivati, di noi non parlerà mai nessuno.

giovedì 16 giugno 2011

Scaramanzia

Venerdì pomeriggio, sorseggiando un caffè con un'amica, ho magnificato i vantaggi degli occhiali con le lenti in vetro rispetto a quelle in plastica, e ho detto: "guarda i miei: li ho da dieci anni (che poi in realtà non ricordo, ma dieci è una stima ragionevole) e neanche un graffio!"
E ieri mattina li ho rotti.

martedì 14 giugno 2011

Incomprensibilità

C'è stato un referendum, nell'ultimo fine settimana. Quattro questiti distribuiti su tre temi: acqua, energia e giustizia. Il risultato è stato nettamente a favore dell'abrogazione delle norme oggetto della consultazione.
L'elettorato, in sostanza, ha detto che su questi tre temi le scelte del governo e della maggioranza parlamentare che lo sostiene non sono in linea con la volontà dei cittadini.
Acqua. Energia. Giustizia.
E allora perchè gli esponenti della maggioranza e del governo dicono che c'è bisogno della riforma fiscale?
Che c'azzecca? (direbbe uno dei promotori dei suddetti referendum)

lunedì 13 giugno 2011

venerdì 10 giugno 2011

Cambiare la cassetta

No, non quella dello stereo o del videoregistratore, che ormai non si usano quasi più (ma ho scoperto che le vendono ancora), quella dello sciacquone del bagno.
Il meccanismo di scarico di quella vecchia si era rotto più di un anno fa, ma tenendola scoperchiata era perfettamente utilizzabile, a parte l'imbarazzo di dover spiegare la tecnica ai pochi ospiti, ultimamente però aveva cominciato a spruzzare acqua in giro (proprio perchè priva di coperchio) ed è stato necessario sostituirla.

A margine: blogger (nonostante dichiari di aver risolto il problema) non mi consente ancora di loggarmi sui blog, per cui non posso lasciare commenti su quelli che non consentono di farli da anonimo.
Sugli altri non commento lo stesso, ma per quelli non ho ancora trovato una scusa valida.

martedì 7 giugno 2011

Previsioni meteorologiche

Non ho ancora deciso se è meglio che nel week end piova o no.
Forse la cosa migliore è una giornata nuvolosa ma asciutta...

venerdì 3 giugno 2011

Polemiche locali

Gardone Riviera, sabato 21 maggio.
E' in programma un'iniziativa turistica denominata "Vintage Market", sostanzialmente un mercatino delle pulci ribattezzato per ragioni di marketing. Un'associazione pensa bene di utilizzare l'occasione per fare informazione e propaganda sui due quesiti referendari relativi alla "privatizzazione dell'acqua", facendo debita richiesta all'Amministrazione Comunale per l'occupazione di suolo pubblico, indicando sia le ragioni della richiesta sia la collocazione geografica preferita.
Tale richiesta viene accettata dal Comune in data 19 maggio.
Sabato mattina il Comandante della Polizia Locale informa telefonicamente uno dei responsabili della suddetta associazione che il banchetto deve essere allestito in un posto diverso rispetto a quello richiesto. Più o meno a un chilometro di distanza dal luogo dove si svolge l'iniziativa turistica. Il tutto a seguito di una deliberazione della Giunta Comunale approvata la sera precedente, non consultabile perchè non ancora pubblicata.

Un paio (o più) di considerazioni in merito:
1) Obbligare qualcuno a fare qualcosa sulla base di una "legge" non ancora scritta è una cosa che viola alla base il concetto stesso di legalità.
2) Il Comune, nel suo comunicato stampa di spiegazione, mente sapendo di mentire: la Piazza del Vittoriale NON è  un'"altra centrale piazza del Comune", e soprattutto è completamente al di fuori della zona interessata dall'iniziativa turistica di cui sopra.
3) Il Comune, sempre nel suo tentativo di giustificare l'ingiustificabile, afferma che è sua precisa intenzione, da adesso in poi, evitare che iniziative turistiche possano essere "disturbate" da banchetti di "partiti, movimenti politici, referendari, sindacati e associazioni religiose", dimostrando con ciò di avere un'idea alquanto singolare di cosa possa essere la democrazia e della sua importanza.

lunedì 30 maggio 2011

L'unico problema, adesso...

...potrebbe essere quello di non avere abbastanza spumante per festeggiare degnamente l'evento.

(auguri, Pisapia, il difficile comincia adesso, non deludere le speranze che hai risvegliato)

giovedì 26 maggio 2011

Altre assurdità (mobile telephone rant)

Ho perso il cellulare. Non so esattamente dove: era nella tasca interna del giubbino e a un certo punto non c'era più. Colpa mia: non ho chiuso la tasca, e portando il giubbino sul braccio (ormai fa troppo caldo per indossarlo) probabilmente è scivolato fuori.
E' spiacevole, ma tra le cose che possono capitare non è la peggiore.
Sono andato al negozio del mio fornitore (Telecom Italia Mobile, del gruppo Telecom Italia, per il quale ho lavorato fino al 2008) e gli ho chiesto se potevano darmi una nuova scheda telefonica da associare al numero che avevo. "Naturalmente", mi rispondono.
Mi chiedono i documenti, diteggiano un po' sui loro terminali, prendono una nuova SIM, diteggiano ancora un po' e poi si bloccano. C'è qualcosa che non va: le SIM in loro possesso non sono compatibili con il ICCID della mia carta precedente, e questa cosa impedisce l'operazione. Di più: loro possono sapere quali serie di SIM nuove possono essere compatibili con la vecchia, ma non hanno modo di trovarle o richiederle specificamente. In pratica, non sapevano quando e se sarebbero stati in grado di ridarmi il mio numero di telefono.
Non possono fare diversamente, non sanno come risolvere il problema.
A mio personale avviso, è una stupidaggine colossale: quel "ICCID", che non so neppure esattamente che cosa sia, non è un numero inciso sulla pietra, che una volta scritto non è più cancellabile, è una serie di bit scritti in una qualche memoria, se non è modificabile è perchè qualcuno non si è preso la briga di renderlo modificabile.
Tra l'altro la soluzione esiste, ed è perfettamente praticabile da chiunque: basta entrare in un negozio della concorrenza (segnatamente Vodafone) e chiedere di trasferire il proprio numero di cellulare su una loro utenza, con tanti saluti ai sistemi informativi cretini della mia ex azienda.

(tra parentesi se io, domani, ripetessi lo stesso giochetto, chiedendo a TIM di riprendersi il suo numero, avrei ottenuto quanto stavo chiedendo di fare oggi: riattivare presso di loro il mio numero con un'altra SIM, quindi l'operazione è tutt'altro che impossibile, ma credo proprio che non metterò in atto quest'ultimo passaggio)

Gomblotto

Milano, stazione centrale, ore 16:10.
Vado alla biglietteria automatica e cerco di acquistare un biglietto per Brescia, la macchina mi propone un Frecciabianca alle 16:35, un altro alle 17.05 e il Regionale delle 17.25.
Impreco dentro di me all'indirizzo delle Ferrovie dello Stato (o chi per loro) per aver eliminato il Regionale delle 16:25 che ricordavo di aver preso fino a poco tempo prima, e faccio il biglietto per quello delle 17:25. Devo aspettare più di un'ora, ma il Frecciabianca costa praticamente il triplo.
Salgo al livello dei binari, e scopro che il treno delle 16:25 in realtà esiste, ed è fermo al suo binario in attesa di partire.
Orbene: perchè la biglietteria automatica mi ha detto il contrario? Per indurmi a prendere il Frecciabianca e spendere il triplo? Non so, non ho una risposta sicura a questa domanda, però a pensare male si fa peccato, ma il più delle volte ci si azzecca.

martedì 24 maggio 2011

Bollettino medico

La situazione migliora.
Sono riuscito a lavare i piatti.

lunedì 23 maggio 2011

Gentlemen's cup (o della vecchiaia che avanza)

Non avevo gran voglia di partecipare alla regata: il campionato italiano mi aveva saturato, tornare in barca già il we successivo non era un'idea poi così allettante, però Federico di Lestofunte aveva problemi a completare l'equipaggio, per cui ho abbandonato i propositi oziosi e ho accettato l'imbarco.
Non avevo fatto i conti con la vecchiaia incombente: lavando i piatti, la mattina di sabato, appena prima di salire in barca, sono stato colpito da una dolorosa fitta alla schiena, all'altezza dello stomaco. Nella spiacevolezza era piuttosto comico: ero in piedi e non potevo muovermi, perchè se sollevavo le mani dal lavello il dolore diventava insopportabile. Poco alla volta la situazione si è stabilizzata, e ho deciso di andare comunque in regata, purtroppo il tentativo di cazzare la scotta del genoa dopo una virata ha peggiorato nuovamente la situazione, costringendomi a dare forfait per la domenica.
Sorry, sarà per la prossima. Spero di riuscire a riprendermi per il 26 giugno.

venerdì 20 maggio 2011

Al peggio non c'è mai fine

Siamo passati dalla "politica dell'annuncio" (nella quale si dice che si farà, senza mai davvero fare) a quella dell'"annucio dell'annuncio".

martedì 17 maggio 2011

Commento ai risultati elettorali



(confesso: l'idea non è mia)

lunedì 16 maggio 2011

Campionato Italiano FUN 2011

Tre giorni, sette prove, ventisei barche, cinquecento chilometri; dieci, quindici, nove, quattordici, otto, tredici e tredici i parziali (scartato il quindici) per un tredicesimo posto finale, che neanche nei sogni più sfrenati.

Vento leggero il primo giorno, sostenuto il secondo, notevole anche nel terzo ma condito da un'acquazzone storico (per dire: mi è uscita una lente a contatto, peggio che essere sotto una doccia).

Ma la cosa più bella è stato passare tre giorni in barca con dei buoni amici e degli ottimi velisti. L'unico modo di migliorare l'equipaggio sarebbe stato quello di cambiare il timoniere, ma sono piuttosto restio a farlo.

Ciliegina sulla torta, i fratellazzi hanno vinto il campionato: sarò di parte, ma penso proprio sia andato a chi lo meritava di più.

Per quelli a cui piacciono i numeri, la classifica è qui.

martedì 10 maggio 2011

Lo zen e l'arte di suonare la chitarra

Tra le tante cose che non ho ancora capito (e che probabilmente non capirò mai) c'è il funzionamento della mente umana. La mia, in particolare. Sempre dando per scontato che sia umana, cosa della quale a volte dubito.
Nello specifico, non ho capito come faccio a memorizzare un brano musicale. Se lo suono, partendo dalla prima nota e arrivando all'ultima, tutto bene, se interrompo a metà non c'è verso di riprendere da dove sono arrivato, tocca di ricominciare dal principio. E non devo pensare a quello che stanno facendo le mani, non devo cercare coscientemente la posizione della corda o del giusto capotasto, perchè se provo a farlo, paradossalmente, mi perdo.
Ma non posso neppure pensare a qualcos'altro. Qualsiasi pensiero si intrufoli nella mia mente, che sia sogno, ricordo o progetto, rompe l'incanto e mi fa perdere di nuovo.
Quindi, quando suono, devo pensare unicamente a suonare, ma senza pensarci davvero. La parte razionale e autocosciente della mente deve essere completamente spenta.
Forse è per questo che è così rilassante.

domenica 8 maggio 2011

Lieto evento

Cliccare sulle fotografie per la versione grande.
Molto grande :)


venerdì 6 maggio 2011

Pasta rapida tre

Anche questa volta c'è il frullatore. Non è premeditato, però è probabile che, se si vuole fare alla svelta, sia abbastanza necessario.
Anyway: si prende una confezione di carciofi surgelati, li si scongela (in acqua calda se la fretta è molta), li si frulla e li si mescola con formaggio grattuggiato, sale e olio, e si usa il tutto per condire la pasta, con l'aggiunta di una spolverata di pepe.
Diventa meno rapida, e anche adatta a una cena di rappresentanza, se la pasta in questione è costituita da tagliatelle all'uovo preparate in casa.

giovedì 5 maggio 2011

Comunicazione istituzionale

Sempre a proposito di buche delle lettere, qualche giorno fa mi è capitato di ricevere un giornaletto edito dall'amministrazione comunale del paese dove ho scelto di vivere (anche se non ho ancora potuto contribuire a scegliere l'amministrazione medesima, ma prima o poi accadrà).
Niente di particolarmente innovativo: la solita carta sprecata per provare a dire in giro quanto bella efficiente ed amabile sia l'attuale amministrazione, solo che io sono un lettore compulsivo, e se ho tra le mani della carta stampata non posso fare a meno di leggerla. La reazione è di fastidio: l'articolo iniziale è sulla crisi, temporaneamente superata, della più grossa industria locale, ed è quasi esclusivamente centrato sul "contributo" che parroco, vescovo e fin'anche papa hanno dato alla faccenda (il quale contributo, ovviamente, si è limitato a qualche chiacchiera di circostanza).
Ma si arriva anche alla comicità involontaria: tra le meravigliose realizzazioni è elencato anche l'allargamento di un tratto della strada che porta ad una delle frazioni, intervento, si dice,  molto atteso dagli abitanti della frazione medesima. Peccato solo che detto tratto sia crollato meno di un mese dopo che i lavori erano stati conclusi, e che da allora un pezzo di strada sia a corsia singola.
Sì, secondo me sperano che nessuno lo legga.

martedì 3 maggio 2011

Il postino suona una volta sola...

... sempre che gli apriate subito la porta.
E, in genere, se suona e non si limita a lasciare la posta nell'apposita cassetta, vuol dire che è in arrivo qualcosa di spiacevole. Raramente le lettere d'amore viaggiano per raccomandata, più facile che siano multe, specialmente se il mittente è l'ufficio della Polizia Municipale.
Fortunatamente il trasgressore non sono io, resta solo da spiegare la faccenda ai vigili, per evitare che sottraggano punti alla patente sbagliata.

Già che era lì, il postino mi ha consegnato anche una nuova bolletta, sempre della gentile impresa che mi fornisce il metano. Ho già raccontato in precedenza le mie "disavventure" con questi signori, ma riassumo brevemente: vantavo un credito nei loro confronti, ma loro insistevano a emettere bollette con richiesta di pagamento, finchè mi hanno inviato un assegno per azzerare il mio credito. Orbene, pensavo io, palla al centro, ricominciamo da zero, ma sbagliavo: con questa nuova bolletta mi informano del fatto che vanto un ulteriore credito di 11 euro. Probabilmente invece che un consumatore di gas sono un produttore. Memore di alcuni vecchi film di Pierino, però, preferisco rimanere all'oscuro riguardo al meccanismo di produzione.

lunedì 2 maggio 2011

Devo avere qualcosa che non va

Non riesco a gioire della morte di un uomo. Sia anche il peggiore terrorista del mondo.

(edit: e non sono neppure cattolico...)

sabato 30 aprile 2011

venerdì 29 aprile 2011

Me

lunedì 25 aprile 2011

E poi

ci sono quelle giornate di gioia perfetta che se ti fermi un attimo a pensarci poi consideri che per essere veramente perfetta mancherebbe giusto quella piccola cosa che sai cos'è ma che non vuoi dire ma poi ci ripensi e decidi che però va davvero bene anche così e che se per caso tutto dovesse finire adesso vale comunque la pena di esserci arrivati e magari pensi che sarebbe bello essere capaci di trovare le parole giuste per descrivere per raccontare e condividere ma tutto è troppo grande e sfugge e non si riesce a tradurre in termini comprensibili ma anche questo non è poi così importante perchè c'è qualcosa di caldo e di solido e di bello proprio lì tra stomaco e polmoni e ogni respiro e ogni battito è forte e facile e sai che tutto ma proprio tutto il resto adesso non importa e se son cose belle bene e se no si risolveranno e sei felice contento e senti che non vorresti essere nessun altro in nessun altro posto.

venerdì 22 aprile 2011

A questo punto...

Sarebbe meglio che facessero il servizio completo e togliessero anche il "legittimo" impedimento...

martedì 19 aprile 2011

Pasta rapida due

Nell'ipotetica scala di difficoltà, questo è il gradino successivo alla pasta rapida (ricordo che il primo è "aprire la scatoletta del sugo e versarlo sulla pasta lessata").
Anche qui serve un frullatore, nel quale mettere le olive (nere, snocciolate e in salamoia), capperi dissalati, un po' di peperoncino piccante e un goccio di olio per facilitare il lavoro alle lame. Una volta ottenuta una sminuzzazione (parola che penso di avere inventato in questo momento) adeguata, mescolare il composto con il contenuto di una scatoletta di tonno sbriciolato a forchettate.
Distribuire abbondantemente sui soliti fusilli.

(A margine: il profumo che si eleva dalla scatola dei capperi sotto sale è una di quelle cose che mi fanno venire una fame sconsiderata)

domenica 17 aprile 2011

"C'è un sacco di spazio giù in fondo"

Richard Feynman tenne una lezione con quel titolo (ovviamente in inglese: There's Plenty of Room at the Bottom) nel 1959, suggerendo che si sarebbe potuto comincare a costruire le cose più in piccolo, cominciando con una scala di 1/4, utilizzando poi queste cose per costruirne altre a scala ancora minore e così via, fino ad arrivare ai limiti inferiori fissati dalle leggi fisiche.
Io, nel mio piccolo, ho dato il mio contributo al progetto facendo delle torte in scala 1/2:



Dettagli tecnici: le tortiere di gres del diametro di 14 cm, si possono trovare all'Ikea. Non so se loro le abbiano concepite come giocattoli, ma sono perfettamente utilizzabili.
La pasta è una normale pastafrolla:
400 g di farina
200 g di burro
150 g di zucchero
1 uovo
un quarto di bustina di lievito
un cucchiaino di sale
una bacca di vaniglia

Si mescola il burro con lo zucchero, poi si aggiunge l'uovo, il lievito il sale e la "polpa" della bacca di vaniglia, mescolando fino ad avere un composto omogeneo, in ultimo si aggiunge la farina, cercando di farle assorbire il resto del composto mescolando il meno possibile. Far riposare in frigo per un paio d'ore prima di stendere.

La farcitura di quelle più scure, con il classico aspetto della crostata, è marmellata di amarene (non è una scelta ponderata, è quella che avevo in casa, fatta da mia madre, tra l'altro), per quelle chiare invece ho tagliato delle mele a fettine e le ho mescolate a zucchero, cannella e uva passa lasciata rinvenire in acqua (e un goccio di whiskey)

Le dosi indicate per la pasta bastano per otto tortine, direi :)

giovedì 14 aprile 2011

martedì 12 aprile 2011

Fiducia

Riassumendo: io suono la chitarra. Meglio: ci provo. Come detto altrove, mi sono fatto crescere le unghie della mano destra, principalmente per poter suonare questa cosa qui:



(due parole sul tizio che vedete nel video: anzi, no, meglio direttamente il link al suo sito in cui insegna a suonare, ed è molto simpatico anche perchè ha una chitarra uguale alla mia)
E' un pezzo brevissimo, ma con una piccola difficoltà: l'indice non tocca sempre le corde in sincrono con il pollice. Niente di trascendentale, ma ci ho messo un po' a venirne a capo, anche con qualche momento di sconforto e di "non ce la posso fare". E invece ce l'ho fatta. E succede praticamente sempre così, per qualsiasi cosa: tentativo, sconforto, tentativo, sconforto, tentativo, miglioramento, tentativo, sconforto, tentativo e riuscita (il numero dei tentativi può variare di volta in volta).

Ecco, la domanda fondamentale: non si potrebbe, magari, evitare lo sconforto?

Quousque tandem abutere, Berlusconi, patientia nostra?

E fino a quando, italioti, vi berrete (e obtorto collo berremo) le sue indecenti fandonie?

lunedì 11 aprile 2011

Se questo è un uomo

Lui lo è stato.

sabato 9 aprile 2011

Muffin alle uvette

Il fatto è che non ci si deve mai fidare del tutto delle informazioni che si trovano.
Prendiamo ad esempio questa ricetta per preparare i muffin con l'uva passita: nel posto in cui l'ho trovata le quantità degli ingredienti erano così dichiarate:
  • 250 g di farina
  • 125 g di zucchero
  • 100 g di uva passa
  • 60 g di burro
  • 25 g di latte
  • 1 uovo
  • 1 bustina di lievito
Bisogna sciogliere il burro a fuoco lento, mescolarlo al latte e all'uovo, e poi aggiungerlo agli altri ingredienti "secchi" a loro volta miscelati, aggiungere al composto l'uvetta lasciata ammollare nell'acqua (un'aggiunta di whisky produce buoni effetti), mettere negli appositi stampini avendo cura di non riempirli troppo, e infornare a 180° fino a cottura, solito test dello stuzzicadente (indicativamente qualcosa meno di una mezz'oretta).
Il problema è che verrebbe un'impasto eccessivamente duro: i liquidi previsti sono largamente insufficienti alla bisogna. Consiglio quindi di aumentare le dosi del latte, spannometricamente direi di quintuplicarle. I muffin ritratti nella fotografia sono stati fatti così.
Purtroppo, in molti altri casi, non è così semplice scoprire che le informazioni che si sono trovate sono sbagliate, ma uno spirito critico attivo e vigile è comunque utile.

giovedì 7 aprile 2011

Nails

Sto provando a farmi crescere le unghie della mano destra, per usarle come plettri suonando la chitarra in stile fingerpicking. Altre volte ho fatto questo tentativo, ma questa è la prima in cui sono riuscito a raggiungere una lunghezza accettabile. Non sono molto lunghe, in verità: guardando il dito di profilo la punta dell'unghia arriva a malapena a sporgere dall'estremità del polpastrello; solo che già così interferiscono pesantemente con tutta un'altra serie di attività, in particolare con l'utilizzo della tastiera del computer.
Mi chiedo come facciano le donne che hanno le unghie davvero lunghe...

mercoledì 6 aprile 2011

Teatro

Giovedì scorso sono andato ad assistere a uno spettacolo di Marco Paolini, "La macchina del capo".

Non so se avete mai avuto occasione di vedere Paolini all'opera, fa un teatro minimale, "di narrazione" credo che venga definito: sul palco ci sono solo lui e un musicista che partecipa sporadicamente all'azione, e qualche minimale attrezzo scenico. Sembra di assistere a una cosa informale, alla chiacchierata di qualcuno che racconta delle cose che gli sono successe.

Naturalmente è solo un'impressione: se si rivede più volte lo stesso spettacolo ci si accorge che ogni passagio, ogni pausa, ogni effetto sono frutto di un certosino lavoro di limatura: il massimo della naturalezza raggiunto con il dispiegamento di una notevole sapienza tecnica.

martedì 5 aprile 2011

Errori da non commettere 2

Mai utilizzare, in bagno, una lampadina da 100 watt

lunedì 4 aprile 2011

Handicap a tempo

Per 24 ore mi tocca di essere quasi monco.
Non c'è nulla di volontario in questo, ma forse, ogni tanto, bisognerebbe provare a fare a meno di qualcosa di basilare, tanto per provare a capire come può sentirsi chi quella cosa basilare proprio non l'ha.
Che non ci si riuscirebbe lo stesso a capire davvero, ma potrebbe essere un inizio

Errori da non commettere 1

Mai chinarsi a guardare sotto i mobili

domenica 3 aprile 2011

A volte...

... basta così poco per essere soddisfatti di sè

sabato 2 aprile 2011

Ribiscotti

Che quando ho assaggiato i biscotti fatti seguendo la ricetta di Sogno ho avuto una netta sensazione di deja-vu (o deja-mange), ma non sono riuscito subito a collegare. Poi, proseguendo nella ricerca, sentendomi molto Proust, ho finalmente ricordato: hanno la consistenza e il tessuto dei biscotti allo zenzero che vendono (vendevano? E' un sacco di tempo che non controllo) all'Ikea (tra le poche cose non da montare), per cui ho riprovato a farli aggiungendo questa simpatica spezia e son venuti buoni, anche se non perfetti perchè sono stato un po' timido e ne ho messa troppo poca.
Per l'occasione mi sono comprato una nuova saccapoche, di quelle vere, stavolta.
Come gran parte degli uomini subisco il fascino degli attrezzi: mi piacciono le cose che servono a fare qualcosa, e più hanno un'aura professionale e più mi attraggono, però la saccapoche ha una caratteristica molto interessante: in quelle "finte" il beccuccio è fissato alla tasca tramite una ghiera che si avvita su uno zoccolo termosaldato, in quelle vere invece basta infilare il beccuccio dentro la tasca prima di riempirla.
Perchè quando le cose si usano per lavorare davvero la semplicità è importante.

venerdì 1 aprile 2011

Pesce d'aprile

In realtà io e il pesce non ci frequentiamo molto, culinariamente parlando. E neanche in più ampio senso alimentare. Mi tengono a distanza una tradizione familiare assolutamente terricola e una strana forma di compulsiva voracità, che trae piacere dal riempirsi la bocca e mangiare a grossi bocconi, cosa difficile da realizzare se occorre sorvegliare continuamente il cibo alla ricerca di lische.
Ma nell'acqua non vivono solo i pesci, e allora ogni tanto ho la possibilità di barare, cucinando qualcosa che pesce non è ma gli è comunque assimilato, nella cultura popolare, per il fatto di condividere l'habitat. Ho trovato questa ricetta anni fa, su una confezione di calamari surgelati. Non sono sicuro di ricordarla perfettamente ma il risultato non è comunque malvagio, per cui eccovela:
Si prendono i tentacoli dei calamari e si sminuzzano, li si mescola ai capperi dissalati, parimenti sminuzzati, pan grattato e uovo. Con questo composto si riempiono i corpi dei calamari medesimi, tipo bambole di pezza riempite di cotone, si rosola in un soffritto di olio e aglio, ci si aggiunge della polpa di pomodoro e si porta a cottura.

Siccome, ovviamente, quando si mangia del pesce (o quasi), è di obbligo il vino bianco, adesso sono lievemente alticcio, per cui me ne vado a dormire. Ci sentiamo più tardi.

giovedì 31 marzo 2011

Pasta rapida

Pasta corta, consiglierei fusilli (ma solo perchè è l'unico formato di pasta corta che ho in casa. Poi ci sono le trenette come pasta lunga, ed è finita lì, perchè odio avere mille confezioni di pasta di formati diversi, tutte aperte e tutte insufficienti a fare una porzione).


Olive nere snocciolate in salamoia. Vi direi anche la marca, ma visto che comunque non mi darebbero un centesimo evito di fare pubblicità


Caprino di puro latte vaccino. Una contraddizione in termini, ma così è, e al momento non ho voglia di indagare su questa strana denominazione


Si frullano le olive, si mescolano al formaggio e con questo composto si condisce la pasta lessata. Ci vuol più tempo a scriverlo che a farlo. E' appena un gradino sopra l'aprire una scatoletta di pesto e versarla sulle trenette, però è buona


mercoledì 30 marzo 2011

Delle regolazioni sulle barche

Sulla nostra barca (ma un po' su tutte, credo) ci sono una miriade di particolari da regolare per adattare il comportamento dell'attrezzatura alle condizioni del vento e delle onde. Quando si è agli inizi, in genere, ci si limita a quelle principali, lasciando fissi tutta una serie di altri dettagli, poi via via che si prende confidenza con il mezzo si incomincia a smanacciare un po' su tutto. E le prestazioni calano. Perchè se lasci tutto fermo succede che ogni tanto le condizioni siano proprio quelle adatte alla tua configurazione, se cambi le cose "a caso" invece non succederà mai (per la ben nota legge di Murphy). E' come per gli orologi: un orologio fermo segna l'ora esatta due volte al giorno, uno che ritarda di un minuto ogni 24 ore la segnerà correttamente una volta al mese.

martedì 29 marzo 2011

Invoice's rant, terza puntata

La prima è qui, la seconda qui. Alla fine la cosa si è rivelata superiore alle loro capacità e hanno dovuto mandarmi un assegno circolare per l'importo del credito. Adesso si tratta di vedere se nella prossima bolletta si lamenteranno ancora di quelle non pagate...

lunedì 28 marzo 2011

Google search

No, dico... Non so perchè, ma il fatto che qualcuno possa essere arrivato sul mio blog tramite Google cercando "il cazzo più bello del 2011" mi inorgoglisce un po'...

domenica 27 marzo 2011

Trofeo Valle delle Cartiere

Poteva andare peggio. Intanto perchè finchè facciamo le regate vuol dire che siamo vivi, abbastanza in salute e senza grossi problemi, e già questo potrebbe essere considerato bastevole ad accendere un cero a una qualsiasi divinità a vostra scelta. Poi perchè la ragazza che ha subito un incidente sciistico (raccontato qui) è guarita e ha potuto finalmente fare una regata insieme a noi. Poi perchè il pargolo, compatibilmente con gli impegni scolastici, continua a venire in barca, e questo è fonte di una gioia difficile da tradurre in parole ma facile da comprendere. Poteva andare peggio, che quando abbiamo messo le barche in acqua sabato non c'era un filo d'aria, e invece poi il vento è arrivato e si sono potute fare le due prove in programma. E potevano anche andare meglio, però nella prima abbiamo approfittato del litigio di due barche per guadagnare una posizione in classifica, e nella seconda abbiamo fatto una partenza strepitosa, costringendo sia le ranocchie che i fratellazzi ad incrociarci dietro. E fa niente se poi abbiamo chiuso penultimi, queste son soddisfazioni che scaldano il cuore. Poteva andare peggio, perchè per domenica era prevista pioggia, e invece non è arrivata; c'era invece un vento leggero e costante. E potremmo imparare a far andare meglio la barca in poppa, certo, ma possiamo sempre dire che è stimolante sapere di avere margini di miglioramento (anche se è triste vedere qualcuno in parte a te, spinto dalla stessa aria, che riesce ad essere contemporaneamente più veloce e più poggiato), e comunque una posizione l'abbiamo rosicchiata grazie a una sagace e fortunata scelta tattica (fortunata ma non fortuita). E si va avanti così, cercando di imparare dalle esperienze e apprezzando ciò che di buono comunque ci capita.

venerdì 25 marzo 2011

Promemoria

Le difficoltà esistono allo scopo di poter dimostrare quanto tieni a un risultato

mercoledì 23 marzo 2011

Biscotti da caffè

Ogni promessa è debito...

per cui ho fatto i biscotti secondo la ricetta di Sogno mettendo come "aroma" un goccio di sambuca.
Che dire: ricetta perfetta.
Anche quando dice che l'impasto basta per venti biscotti :)

martedì 22 marzo 2011

Tabagismo

Tra i vari vizi ai quali indulgo c'è anche il fumo. Sigarette, per la precisione.
Non è una cosa della quale andare orgogliosi, lo ammetto: è nocivo alla salute e quantomeno fastidioso per chi circonda il fumatore, però sono abbastanza convinto del fatto che non riuscirò a vivere in eterno anche se dovessi smettere, quindi proseguo imperterrito.
Non del tutto imperterrito, in verità: una parte del mio subconscio ha evidentemente deciso, per sue imperscrutabili ragioni (se le ragioni non fossero imperscrutabili non si chiamerebbe subconscio) che non è il caso che io continui e mi gioca dei simpatici scherzetti. Tipo farmi uscire di casa con le sigarette, ma senza l'accendino.
Conscio di queste difficoltà, settimana scorsa, quando s'è trattato di partire per la regata (nella quale, lo ricordo, erano previste piatte epiche, situazioni nelle quali è facile perdere la pazienza se non si ha un cilindretto di carta imbottito di tabacco e una qualche fonte di calore atta ad accenderlo) ho dedicato molta attenzione nel mettermi in tasca l'accendino. E ho lasciato a casa le sigarette.
Ieri mattina, invece, sono stato ancora più attento, e al momento di uscire ho controllato di avere sia l'accendino (ho verificato anche che funzionasse) che il pacchetto di sigarette. Al bisogno il pacchetto di sigarette si è rivelato desolatamente vuoto.
Non so quali altri tranelli mi preparerà il subconscio, ma devo dire che già così sta dando prova di una fantasia non comune...

lunedì 21 marzo 2011

domenica 20 marzo 2011

sabato 19 marzo 2011

Biscotti da tè



Farina, burro, zucchero, uova, fecola di patate e un goccio di latte. Uhm... nei dolci le proporzioni sono fondamentali, molto più che nelle altre preparazioni, per cui specifichiamo:
  • 370 grammi di farina
  • 200 grammi di burro
  • 150 grammi di zucchero
  • 2 uova
  • 50 grammi di fecola di patate
  • 50 grammi di latte

Mescolare tutto assieme, mettere l'impasto in una tasca per dolci (eh, lo so, questa è la parte difficile dell'operazione) con una punta a stella e disporlo, più o meno artisitcamente, sulla carta da forno.

La ricetta, a questo punto, prevede di far riposare i biscottini crudi per una mezz'oretta in forno, io l'ho anche fatto, ma il significato di questo passaggio mi è oscuro, credo sia una sorta di gesto apotropaico.

Cuocere in forno a 200°, la ricetta che ho consultato parlava di dieci minuti, ma ho visto che per farli colorare un po' ne servono 25, se poi li lasciate dentro per 28 minuti si colorano molto. pure troppo.

venerdì 18 marzo 2011

Delle strategie lavorative

Immaginare nuovi modi per effettuare un'operazione è divertente.
Ma a un certo punto è il caso di smettere di immaginare e cominciare a costruire, e quando si realizza qualcosa non si possono seguire modi diversi, bisogna sceglierne uno solo.
Presto o tardi, il momento di decidere arriva.

Ancora da xkcd

I never trust anyone who's more excited about success than about doing the thing they want to be successful at.

(traduzione a braccio: non mi fido di nessuno che sia più eccitato dal successo che dal fare la cosa nella quale vuole avere successo)

martedì 15 marzo 2011

Miti

Sto proseguendo nella lettura dei libri di Feynman e sta diventando un'altro dei miei, pochissimi per altro, miti personali.

A margine, l'altro dei miei miti è Primo Levi, e mi domando se questi due abbiano mai avuto modo di entrare in contatto tra di loro. Che Levi "conoscesse" Feynman è estremamente probabile, avendo quest'ultimo vinto il Nobel per la fisica nel 1965 ed essendo il primo assai interessato alle cose scientifiche, non ho modo di sapere se anche l'inverso fosse possibile, ma avendo Levi raggiunto una certa notorietà in USA con "Se questo è un uomo" non è del tutto improbabile. Tra l'altro, leggendo i loro libri, si può notare una curiosa coincidenza: Levi racconta di aver svolto ricerche per verificare l'equazione di Onsager a riguardo delle molecole polari, Feynman invece si è ritrovato a illustrare una sua teoria riguardo al comportamento dell'elio liquido di fronte a Onsager medesimo, ricavandone un singolare encomio.

Al di là dei meriti per le scoperte nel suo campo, Feynman è ricordato per la sua qualità di docente: le sue lezioni sono state trascritte e pubblicate, se qualcuno avesse la curiosità di sapere di che cosa si occupa la fisica e di come cerchi di dare delle risposte ai misteri del mondo (anche sapendo di non poter mai dare verità definitive) i suoi "Sei pezzi facili" e "QED" sono letture estremamente affascinanti.

domenica 13 marzo 2011

Weather forecast (Trofeo Bianchi)

Noi velisti s'è molto sensibili alle previsioni del tempo: quando usciamo a navigare siamo in balia dei capricci del vento, e conoscerli con un certo anticipo ci consente di affrontarli con un minimo di equanimità. Che piova o ci sia il sole è relativamente importante, quello che ci interessa davvero sono i movimenti dell'aria.
Da giorni le previsioni erano concordi: bassa pressione stabile, cielo coperto, piogge sparse, aria ferma, al più qualche sbuffo da sud. E noi dovevamo partire da Bogliaco, arrivare a Campione e tornare indietro, per un totale di 12 miglia e rotti, non era una bella prospettiva.

E invece, niente pioggia e tanta aria da nord, tant'è che dopo un minimo di esitazione abbiamo deciso di regatare con il fiocchetto.

Bolina impegnativa: vento, onde, acqua che ci arrivava addosso a secchiate (dal basso e non anche dall'alto, ma quando ti scende dentro al colletto è fredda lo stesso) ma a ridosso dei primi, poppa completamente sbagliata: unici di tutta la flotta ci siamo attardati sulla costa bresciana e il vento ci ha abbandonato per una mezz'ora, metre gli altri continuavano a correre (che è una cosa che farebbe incazzare anche un santo). Nel finale torna il vento anche per noi, un po' a sbuffi ma senza fermarsi. e arriva anche la tanto annunciata pioggia. Delusi, fradici e intirizziti abbiamo molto apprezzato il tepore del circolo di Gargnano e la pasta gentilmente offerta.
Siamo arrivati ultimi, possiamo solo migliorare.

sabato 12 marzo 2011

Sondaggio

In ogni ricerca scientifica che si rispetti è di fondamentale importanza la raccolta di una gran massa di dati, sottoposti a ferree verifiche, in modo da stabilire, al di là di ogni ragionevole dubbio, che la teoria non viene contraddetta dalla pratica (eh, sarebbe troppo bello che potesse confermare la teoria).
Quindi, nell'ambito di una mia personale indagine sulla senescenza dell'attrezzatura per la manutenzione casalinga sono a chiedervi: anche a voi succede che i guanti di gomma (quelli per lavare i piatti, per intenderci) dopo un po' di tempo assumono l'antipatica tendenza ad incollarsi tra di loro e contemporaneamente a diventare scivolosissimi nei confronti di piatti e bicchieri?

venerdì 11 marzo 2011

Luoghi comuni

Post lungo, mettetevi pure comodi. Proprio non è possibile condensare ulteriormente l'argomento, già così siamo a rischio di dire delle grosse imprecisioni.

E se continuo con i preamboli, diventa ancora più lunga...

Allora, partiamo da lontano. Anche se per vederlo dobbiamo avvicinarci molto, perchè stiamo parlando di una cosa molto molto piccola: il DNA.

Spero che voi sappiate già di cosa si tratta, perchè io, dato lo spazio a mia disposizione, non posso andare oltre un "la molecola che contiene tutte le informazioni della vita". Per fare un paragone che a me risulta molto congeniale, potremmo dire che il DNA contiene (è) il programma che dice alla macchina cellula come deve funzionare. La cosa che non quadra in questo esempio è che il programma del computer non costruisce il computer, mentre il DNA contiene anche le informazioni su come la cellula si deve "costruire", ma non stiamo qui a sottilizzare.

E' davvero molto piccolo, e praticamente impossibile da vedere, però gli scienziati, facendo ricorso a tecniche molto sottili e fantasiose, sono riusciti a ricostruirne la struttura. Ne è risultata un lunga doppia elica, in un filamento è collegato all'altro tramite delle basi azotate. Queste basi sono quattro, hanno quattro nomi diversi ma in genere e per brevità vengono indicate con la sola iniziale del nome: A, T, C, G. Una delle particolarità che possiedono è quella di potersi legare solo a coppie fisse, A con T e C con G, e questa cosa è estremamente utile, perchè quando l'elica si svolge, separandosi in due filamenti singoli, attaccato a ciascuno di questi filamenti si ricostruisce pezzo per pezzo un filamento identico a quello appena separato, e il DNA si ritrova ad essere duplicato, pronto per dare inizio a una nuova cellula.
Questo, ovviamente, nel caso in cui funzioni tutto a puntino, il che succede il più delle volte ma non sempre.
E se qualcosa va storto? Quali sono le conseguenze?
Beh, se le cose vanno molto storte il DNA risultante non funziona, e la cellula muore, però le cose possono andare storte solo un po', anche perchè bisogna sapere che la parte importante del DNA, quella che contiene il programma di cui abbiamo parlato in precedenza, è solo una piccola frazione del totale, circa l'uno percento, e se la variazione va a interessare una parte "non codificante" c'è la probabilità che la cellula lavori esattamente come prima. Qualche volta capita anche che la cellula non lavori esattamente come prima, ma possa comunque vivere, e addirittura vivere meglio, ma ciò accade veramente di rado e non è quello di cui volevo parlare adesso (ce n'è già abbastanza così, come state cominciando ad accorgervi).

Allora, riassumiamo aggiungendo qualche dettaglio: il DNA umano è costituito da circa tre miliardi di basi, e continua a duplicarsi, e in queste duplicazioni commette degli errori. Se "l'errore" è incompatibile con la vita, amen, altrimenti resta dov'è, e viene passato agli eventuali figli, perchè da quel momento in poi diventa a pieno titolo parte del DNA. Per i discendenti sarà la medesima cosa: il loro DNA si duplica, si introducono piccoli errori, questi errori si trasmettono.
Poi, a un certo punto, uno dei discendenti comincia a pensare di voler andare a vivere in un posto diverso. Lui e la sua famiglia (quindi gente che ha un DNA molto simile tra di loro, e leggermente diverso da quello degli altri) si spostano in un altro territorio, lo colonizzano e si moltiplicano. Anche quest'ultimo gruppo svilupperà delle piccole variazioni, ma tra di loro saranno comunque più simili, più omogenei rispetto all'eterogeneità della popolazione di partenza (la quale, anche lei, continuerà a generare nuove varianti).
Se immaginiamo questo processo ripetuto continuamente per migliaia di anni, avremo sott'occhio il percorso compiuto dall'umanità.

Adesso arriviamo ai giorni nostri, e immaginiamo che qualche scienziato particolarmente fantasioso trovi il modo di andare a leggere il DNA, magari non tutti i tre miliardi di mattoncini, solo una mezza milionata o giù di lì, però sparsi lungo tutta l'estensione della doppia elica, e localizzati in posizioni che si sono scoperte molto variabili da un individuo all'altro. Se noi prendessimo un po' di persone per ciascun gruppo di popolazioni del mondo, e sottoponessimo il loro DNA a questo esame, potremmo trovare qual è il gruppo più antico (sarà quello con al suo interno il numero maggiore di variazioni) e quali i più "giovani", e potremo ricostruire qual è stato il percorso seguito dall'umanità nella colonizzazione del pianeta terra.

Questi scienziati molto fantasiosi in effetti esistono, il metodo è stato trovato ed utilizzato, e il DNA delle varie popolazioni è stato testato in un programma di ricerca (Human Genome Diversity Project, in seguito ostacolato perche in odore di "razzismo scientifico", ma adesso non divaghiamo) e il percorso tracciato dall'uomo è stato ricostruito, a grandi linee: è partito dall'Africa, si è spinto in Medio Oriente e da lì si è diviso verso l'Europa e verso la Cina, poi una parte di questi è arrivata nelle Americhe, probabilmente attraverso lo stretto di Bering in secca durante una glaciazione.

E adesso veniamo al titolo del post: si dice luogo comune un'affermazione genericamente ritenuta vera dalla gran parte delle persone ma che alla prova dei fatti si rivela inconsistente. Il luogo comune su cui volevo attirare la vostra attenzione, in questo caso, è: "i negri sono tutti uguali".
E' falso: tra tutte le popolazioni sono quelli con la maggiore varietà di DNA. Sono i nostri grandi genitori.

giovedì 10 marzo 2011

Disconnected

Lavoro al computer, e questo si sa.
I computer possono collegarsi a internet, e se leggete questa cosa vuol dire che sapete anche questo.
Internet, che di suo è una gran bella cosa, ha lo svantaggio di farmi perdere una marea di tempo. Non riesco a controllarmi: comincio a saltellare compulsivamente da un sito all'altro, e le giornate passano senza che riesca a produrre nulla di concreto.

Quindi ho deciso di sconnettermi. Lo so, non è da persone adulte. Le persone adulte sanno resistere alle tentazioni senza necessariamente rendersele irraggiungibili, ma ciascuno fa quel poco che può.

Indi per cui, appena scritto questo post staccherò fisicamente il filo dal computer, e non lo riattaccherò fino al termine dell'orario di lavoro (anche se, nel mio caso, il concetto "orario di lavoro" è piuttosto labile).

Vediamo se ce la faccio.

Edit serale: lo ammetto, un po' ho barato, non ce l'ho fatta del tutto, ma qualcosa oggi s'è prodotto, e domani andrà meglio

mercoledì 9 marzo 2011

Scam

E' una truffa molto semplice: la vittima, di sesso maschile, dotata di un account su qualche social network, riceve un messaggio da parte di un'avvenente fanciulla, in genere proveniente da qualche paese dell'est, che dichiara di essere in cerca di un compagno per la vita. Dopo un intenso scambio di mail, se il pollo sembra cotto a puntino, la fanciulla manifesta il desiderio di andare a trovare il malcapitato, se solo questi è così gentile da pagarle il biglietto aereo e le spese burocratiche. Come possibile corollario, può succedere che la ragazza chiami disperata perchè in frontiera le stanno facendo altri problemi e ha bisogno di altri soldi per risolverli. Inutile aggiungere che il nostro eroe non vedrà mai la fanciulla nè ritroverà i suoi soldi.

Pare, dico pare, che questo tipo di raggiro sia preponderantemente tentato nei confronti di vittime italiane. Probabilmente gli organizzatori ritengono che un popolo in grado di eleggere un tale presidente del consiglio è capace di credere a qualsiasi panzana.

lunedì 7 marzo 2011

Complottismi

Il mondo, si dice, è bello perché è vario. Solitamente (spessamente) se qualcuno se ne esce con questa affermazione io ribatto che il mondo è bello perché è avariato, ma non è questo il punto.
Tra le cose ricomprese in questa varietà possiamo annoverare quei personaggi che hanno idee eretiche sul funzionamento del mondo, ad esempio coloro che ritengono possibile il moto perpetuo, l'efficacia deglio oroscopi o dell'omeopatia e di altre cose (ero tentato di scrivere "quant'altro", ma un'amica ha detto che non sopporta chi usa questa locuzione, per cui mi trattengo).
Se andiamo a chiedere a questi personaggi come mai le loro teorie non godono di un'accettazione universale, di solito ci vengono illustrate una serie di ragioni, che vanno dalla presenza di un complotto universale alla mancanza di fantasia degli scienziati, incapaci di immaginare un mondo che non rientri nei loro schemi.
Ecco: di tutte le scuse addotte, quest'ultima è decisamente la più ridicola. Secondo voi, quanta fantasia ci vuole per immaginare che due orologi identici, posti sulla nostra buona cara terra ad altezze differenti, segnano il trascorrere del tempo in modo differente?
Di poco, anzi pochissimo: con dieci metri di altezza la differenza è di un secondo ogni trenta milioni di anni; ma la differenza esiste, è stata misurata e questo fenomeno, per quanto in apparenza "eretico" è universalmente considerato vero.
Il problema, quindi, non è la mancanza di fantasia degli scienziati, ma più propriamente l'inesistenza dei fatti sostenuti dai personaggi di cui sopra. Se ne facciano una ragione.

domenica 6 marzo 2011

Risotto con le mazzancolle

E vediamo se questa è più adatta a un menù da giorno di festa secondo i criteri dell'esimia Sogno... Ingredienti: riso, mazzancolle (ma va'?, non l'avrei mai detto...), zucchine, varie ed eventuali. Si puliscono le mazzancolle (probabilmente c'è un metodo rapido ed indolore, ma ovviamente non lo conosco, e ci ho messo una vita a liberarle dall'esoscheletro), i rifiuti si buttano in acqua a bollire, per fare il brodo con cui verrà bagnato il riso. Le zucchine si affettano e si buttano nelle varie ed eventuali (olio e aglio) che stavano soffriggendo da un po'. Il resto viene da sè: si butta il riso, si bagna un po' alla volta con il brodo, appena prima della raggiunta cottura si aggiungono le code delle mazzancolle. A fuoco spento si possono aggiungere altre varie ed eventuali, tipo prezzemolo e pepe. Ecco: a parte che è buono, la cosa che mi piace di più è l'immediato riutilizzo dello scarto. Oltre a mandare in solluchero la mia componente tirchia, mi dice di cucina antica e consapevole, nella quale tutto, prima di essere gettato via, trova una sua utilità.

venerdì 4 marzo 2011

Musica

Si scendono le scale fino al seminterrato e ciò, nonostante le lampade e le pareti bianche, suggerisce un ambiente carbonaro. Qualche fila di seggiole, di quelle da sala conferenze, col tavolinetto per gli appunti integrato nel bracciolo, poche ma che si riveleranno più che abbondanti rispetto al pubblico intervenuto, che si sparpaglia qua e là. Solita storia: siamo stati tutti studenti, e i primi banchi ci intimoriscono, per cui la fila più avanti è completamente vuota, ed è un peccato, perchè il relatore non usa il microfono e la sua voce fatica ad arrivare fino in fondo, sarebbe stato meglio concentrarsi nei posti di testa.
Ma fa bene a non usare microfoni: l'amplificazione produce una separazione tra relatore e pubblico, introduce una sorta di diaframma e riduce il coinvolgimento.

Lo schema è semplice: si tratta di ascoltare un brano di musica dopo che qualcuno ti ha raccontato qualcosa dell'autore e della società in cui era immerso, un po' come una visita guidata ad una mostra di quadri. Nello specifico l'esempio è ancora più calzante, perchè il brano è "Quadri per un'esposizione" di Musorgskij.

A raccontarla così sembrerebbe avere un sapore un po' scolastico, e probabilmente è proprio così, ma di scuola vera, di quella in cui una persona appassionata cerca di trasmetterti quello che sa e nella quale gli "scolari" sono lì con l'unico scopo di scoprire qualcosa di nuovo.

Come dovrebbe essere in tutte le scuole e in tutti i giorni di lezione.

giovedì 3 marzo 2011

Scoperte sorprendenti

Chiedere aiuto non è disdicevole.
E ci sono volte che funziona pure.

martedì 1 marzo 2011

Invoice's rant, seconda puntata

La prima puntata è qui.

Succede che ieri è arrivata un'ulteriore bolletta, anche questa abbondantemente coperta dal credito residuo, anche questa corredata del suo bravo bollettino precompilato con l'importo da pagare. Nulla di nuovo sotto il sole.

Se non fosse che stavolta hanno pure il coraggio di lamentarsi perchè non ho ancora pagato la bolletta precedente.

No, dico davvero: ENEL, assumimi. Hai davvero bisogno di gente che abbia un minimo di cognizione.

lunedì 28 febbraio 2011

Lassù qualcuno mi ama

La RAI - Radiotelevisione italiana, nello specifico, e si è accorta che io non risulto nei suoi libroni, per cui mi ha mandato una lettera nella quale esprime tutto il suo disagio per la situazione.
Mi spiega per filo e per segno che cosa devo fare se non ho ancora pagato il canone, se l'ho pagato ma con dati anagrafici leggermente diversi da quelli indicati nella lettera, oppure se l'ha pagato un mio parente convivente.

Il pensiero che io non possegga alcun apparecchio televisivo pare non averla sfiorata neppure per un attimo.

domenica 27 febbraio 2011

Letture

Io più che un lettore sono un rilettore. Se un libro mi piace lo leggo e lo rileggo fino a conoscerlo praticamente a memoria.

Qualche giorno fa credo di avere capito perchè: ho acquistato un libro verso l'ora di pranzo e prima di cenare (complice anche un viaggio in treno) l'avevo già finito. Venti euro per occupare sì e no un pomeriggio, se dovessi sempre leggere libri nuovi sarei ridotto sul lastrico in brevissimo tempo...

A parte le considerazioni economiche, un gran bel libro: "Sta scherzando, Mr. Feynman", Vita e avventure di uno scienziato curioso, autobiografia parziale e scanzonata del premio Nobel per la fisica del 1965. Decisamente una persona con la quale sarebbe stato interessante fare quattro chiacchiere.

sabato 26 febbraio 2011

Periodicità sopportabili

Una volta ogni sei mesi si può anche fare.

Pulire casa, dico.

venerdì 25 febbraio 2011

Astuzie da single

Può capitare, per dire, di avere voglia di mangiare del salame cotto. Ma se io mi cuocio un salame, poi mi tocca di mangiarlo per tutta la settimana, e per quanto sia buono non credo che riuscirei a sopportarlo.

La soluzione è semplice: si lessano un paio di salsicce. Una mezz'ora scarsa in acqua bollente non salata ed è bella e che pronta. Accompagnate da una generosa dose di spinaci ripassati nel burro e generosamente cosparsi di formaggio grattuggiato, diventano un buon menù da giorno di festa.

E qualcosa da festeggiare si trova sempre: il noncompleanno, per esempio

giovedì 24 febbraio 2011

Palle in giostra

- Mi scusi, bisognerebbe modificare il programma, perchè ci sono stati dei cambiamenti nel formato del file da inviare. Per quando potrebbe farlo?
- Mhhh... Martedì prossimo?
- Uh, è troppo tardi, avremmo una certa urgenza...
- Mi scusi, ma da quand'è che avete saputo del cambio di formato?
- Da dicembre.
- ....

(sostituire ai puntini una sequenza di parolacce a vostra scelta)

mercoledì 23 febbraio 2011

Indecisione

Una nota casa editrice mi informa (per altro mandando una lettera a un indirizzo che non è più il mio da ormai tre anni) che avrei ordinato presso di loro una terrificante pubblicazione a fascicoli quindicinali.

Nella nota è riportato il numero telefonico dell'assistenza clienti, a pagamento.

Non ho ancora deciso se chiamarli per avere il piacere di mandarli a quel paese in diretta, o se lasciare che consegnino il materiale senza pagarglielo.

martedì 22 febbraio 2011

Con degli amici così...

E' virgolettato nel titolo, per cui quasi sicuramente non ha detto così, però Repubblica on line riporta una frase di Gheddafi secondo la quale "Italia e USA danno razzi agli insorti".

Non c'è che dire, il nostro pdc ha una sensibilità innata per scegliersi gli amici.

lunedì 21 febbraio 2011

Altre considerazioni

La solitudine è una cosa meravigliosa. Se puoi interromperla a piacimento.

domenica 20 febbraio 2011

Non ho (più) l'età

Non ce n'era davvero bisogno: la legna dell'albero caduto in giardino la primavera scorsa è sufficiente per il riscaldamento di quest'anno, per cui per il prossimo inverno avrei quella che avevo tagliato l'inverno scorso. Però, come già spiegato altrove, è una cosa che mi piace fare, per cui, a prescindere dall'utilità l'ho fatto.

E mi sono stirato la schiena già mettendo in moto il trattorino...

venerdì 18 febbraio 2011

Compleanni

Oggi, colui che chiamo affettuosamente "pargolo" compie la bellezza di diciassette anni.
Ma credo che continuerò a chiamarlo così lo stesso.

Auguri, pargolo, cento di questi giorni.

giovedì 17 febbraio 2011

Diary

Tutti gli anni compero un'agenda nuova.
Che è immancabilmente destinata a restare completamente inutilizzata.

martedì 15 febbraio 2011

Non c'è fine allo stupore

No, dai, ditemi che è uno scherzo...

domenica 13 febbraio 2011

Regata di S. Valentino (Winter cup 2010 - 11)

La cosa più complicata nella partecipazione ad una regata, al nostro livello quantomeno, è mettere assieme un equipaggio. Dal punto di vista nautico bisogna che le abilità siano giustamente assortite, e da quello umano occorre che ci si trovi reciprocamante simpatici: vado in barca per divertirmi e trascorrere il tempo litigando o assistendo a litigi altrui non rientra in ciò che considero divertente. Di solito rimando la formazione dell'equipaggio all'ultimo momento. Non per scelta ma per insipienza: faccio una fatica tremenda a prendere in mano il telefono per contattare i possibili candidati, e mi ci vuole un sacco di tempo per costringermi a farlo. Questa volta però mi ero preparato per tempo: Annibale, il mio fidato volantista, mi aveva avvertito della sua indisponibilità per la regata di oggi con largo anticipo così, già da dieci giorni, approfittando di uno scambio di mail con un'amica che desideravo da tempo coinvolgere nelle regate, gli avevo trovato una sostituzione. Fatto sta che l'amica ha pensato bene di andare a sciare il venerdì, di cadere picchiando il fondoschiena e di rendersi inutilizzabile per un po' di tempo. Così mi sono ritrovato di nuovo a dover formare l'equipaggio all'ultimo momento. Un'altra cosa abbastanza fastidiosa (e costosa, che è peggio) cui bisogna attendere per poter partecipare alle regate è la manutenzione della barca. Così venerdì ho sostituito uno strozzascotte non più funzionante, ho cambiato la cima del vang che si era scalzata e ho comprato una nuova cima per le volanti (ma non l' ho montata, perchè nel nostro porticciolo tendono a sparire quasi magicamente) Il tutto, poi, per incontrare una delle bonacce più assolute che abbia mai visto nella mia carriera di velista, immersi in una fitta nebbia e con un lago completamente piatto. Si conclude così un'edizione della winter cup abbastanza sfortunata, per quanto riguarda il vento. Meglio così, in fondo: arrivare penultimi in queste condizioni brucia un pochino meno.

sabato 12 febbraio 2011

Gemelle

Questa mattina, a fianco della mia automobile, ce n'era parcheggiata una identica: stessa marca, modello, colore e allestimento. Era stata venduta pure dallo stesso concessionario, per cui aveva lo stesso adesivo sul copriruota di scorta, e dalla targa pareva che l'acquisto fosse avvenuto a una quindicina di giorni dal mio.
Ma non avrei potuto comunque confonderle: l'altra era pulita.

venerdì 11 febbraio 2011

La felicità è...

... picchiare la testa per tre giorni sul modo per ottenere un determinato risultato e alla fine riuscirci.

giovedì 10 febbraio 2011

Barzellette

Il comune capoluogo della provincia dove abito ha riscontrato che la qualità dell'aria respirata dai suoi cittadini è al di sotto di qualsiasi standard accettabile, e ha quindi instaurato la circolazione a targhe alterne.
L'elenco delle esclusioni dal blocco mi porta a pensare che la quantità di auto circolanti sarà grossomodo identica al consueto. E per il fine settimana è previsto l'arrivo del brutto tempo.

L'importante è non disturbare troppo la gente. Si avveleni pure, ma in totale tranquillità.

Parzialmente d'accordo

L'ineffabile ministro per la semplificazione, in polemica con l'instaurazione della festività una tantum per il 150° dell'unità d'Italia, sostiene che in tempo di crisi è meglio andare a lavorare che stare a casa.

Sono d'accordo: è meglio non restare a casa in tempo di crisi. E' necessario scendere in piazza, invece.

Acting

Ci sono situazioni, nei rapporti tra le persone, che sembrano ricalcare un gioco delle parti.
Non so bene come mai ciò accada, nè posso dire che gli scambi di battute in quei casi siano rigidamente normati, ma ho comunque l'impressione che spesso la gente agisca sulla base di un copione già scritto, e si attende che gli altri rispondano seguendo la loro "parte".

Il problema è che a me quel copione non è mai stato dato. Non so se ne sono privo, o se semplicemente me n'è stato consegnato uno diverso, sta di fatto che frequentemente i miei interlocutori si trovano spiazzati.

Non è colpa mia, non lo faccio apposta. Non mi sento per questo migliore o peggiore di altri, sono semplicemente diverso.

mercoledì 9 febbraio 2011

Riflessioni sparse

Per me, la vita è come una partita a scacchi: c'è sempre una mossa alla quale non ho pensato.

martedì 8 febbraio 2011

Scoop?

Se sul proprio blog compare una visita proveniente da un noto marchio nel campo della moda, tramite la chiave di ricerca "pirata abbigliamento", possiamo azzardarci a prevedere quale sarà la prossima tendenza fashion?
(poveretti: gli è toccato leggere di cerate e di minzioni difficoltose, chissà che divertimento)

Old tool's rant

Modificare un programma scritto parecchio tempo addietro è un'operazione particolarmente spiacevole.

Non ci si ricorda più come funziona, come sono state scelte le variabili e la struttura dei dati, e può anche succedere che l'ambiente di sviluppo utilizzato all'epoca sia ormai desueto.

La scrittura di ogni singola riga di codice è faticosa come se si dovesse inciderla sulla pietra.

Ma in fondo è sempre meglio che lavorare davvero.

domenica 6 febbraio 2011

Regata della Merla (terza tappa Winter Cup 2010-2011)

I capricci del vento, troppo in un caso e troppo poco nell'altro, hanno impedito il regolare svolgimento delle preve del campionato invernale, quindi il circolo di Salò ha pensato bene di porre rimedio al tutto programmando cinque prove per la regata di sua competenza, spalmandole sull'intero we.

Tutta questa dimostrazione di buona volontà (della quale, personalmente, avrei fatto pure a meno, perchè mettere assieme un equipaggio per due giornate mi risulta notevolmente più difficoltoso) sembrava destinata ad andare sprecata, visto che sabato il vento era decisamente scarso: il primo tentativo viene annullato ancor prima di raggiungere la boa di bolina. Dopo una discreta attesa il vento riappare, niente di che, variabile e incostante, ma almeno si riesce a partire e a concludere. Due prove, non divertenti, ma con un risultato agonisticamente apprezzabile, per quanto ci riguarda.

Domenica di sole e di vento finalmente decente, almeno per due prove. Ma noi no. Barca inchiodata. Solo un clamoroso salto di vento nell'ultima prova ci ha impedito di collezionare due ultimi.

E domenica prossima c'è l'ultima tappa.

sabato 5 febbraio 2011

Considerazioni

La vita è quello che ti succede mentre sei intento a fare programmi.

venerdì 4 febbraio 2011

Matassa

Per capire, non è necessario capire tutto.

Però bisogna capire che cosa occorre capire per riuscire a capire.

giovedì 3 febbraio 2011

Pro tip

Se una strategia ha già dimostrato in passato di essere inefficace, è il caso di cambiarla.

martedì 1 febbraio 2011

Pizza

Ingredienti per il "modulo base", basta per una decina di persone:


2 kg farina
1 l acqua
6 g lievito di birra
4 cucchiaini da caffè di sale
un tot di olio
una bottiglia di birra da 66 cl


Si scioglie il lievito nell'acqua (ho scritto 6 grammi, è un quarto del panetto standard che vendono al supermercato. Fidatevi, è più che sufficiente), aggiungendo qualcosa di dolce per dare da mangiare al saccaromiceto (io prediligo lo sciroppo d'acero). Si dispone la farina a fontana sul piano di lavoro, ci si aggiunge il sale, l'olio e l'acqua mista a lievito e si incomincia a impastare, continuando finche non si sentirà sotto le dita la raggiunta completa omogeneità della massa.


Nel frattempo usate la birra per dissetarvi.


Mettere a lievitare in un contenitore chiuso, ma abbastanza capiente da permettere l'aumento del volume dell'impasto, e lasciare lì il tutto per almeno dodici ore.

Due - tre ore prima dell'orario previsto per la cottura dividere la massa in palline, ciascuna delle quali andrà a costituire una pizza, riimpastare ogni pallina e rimettere a lievitare per il tempo rimasto, nel solito contenitore chiuso


Stendere le palline su un piano ben infarinato, cominciando a lavorarle dal bordo esterno. Evitare di usare il mattarello che non è cosa.

La fotoricetta è qui

lunedì 31 gennaio 2011

Dell'imperfezione

Una volta lavoravo con i telefoni.
Quando ci hanno assunto, ci hanno propinato quattro mesi di corso, full time, durante i quali ci hanno spiegato la gran parte delle tecniche utilizzate per la trasmissione della voce. Era uno sproposito di anni fa, la voce era quasi l'unica cosa che si trasmetteva.

Mi aveva colpito molto la tecnica di trasmissione PCM (Pulse Code Modulation), uno dei primi sistemi per digitalizzare il segnale rendendo più "solida" la sua trasmissione: il segnale sonoro (che grosso modo è un'onda) veniva misurato 8000 volte al secondo, e questa misura veniva trasmessa digitalmente; l'apparecchio ricevente effettuava il procedimento inverso, e dalla serie di misure ricostruiva il segnale sonoro (è lo stesso sistema dei cd musicali, solo che li il campionamento è fatto 44000 volte al secondo).
Orbene: nel caso in cui in linea ci fosse stato "silenzio", l'apparecchiatura trasmittente avrebbe dovuto emettere una continua serie di zeri, ma era programmata per inserire un "1" ad intervalli predefiniti, introducendo un lieve fruscio, perchè era stato riscontrato sperimentalmente che le persone, quando parlano al telefono, se sentono il silenzio assoluto pensano sempre che sia caduta la linea.

Siamo umani, le cose troppo perfette ci danno fastidio.

Romitaggio

La connessione a internet mi ha abbandonato sabato mattina, ed è tornata solo ora...

Mi sono annoiato così tanto che mi è toccato di mettermi a lavorare..

venerdì 28 gennaio 2011

Controintuitivo

Gli alberi sono grandi, l'erba è piccolina
(però un ettaro di prato produce la stessa quantità di ossigeno di un ettaro di bosco)

giovedì 27 gennaio 2011

Della bellezza dei luoghi

Abito nel posto più bello del mondo. E non me ne sono mai allontanato troppo, quantomeno non per molto tempo, quindi mi manca la "prova provata" di quanto sto per affermare.

Ritengo che si possa vivere felici anche in posti meno belli di questo. Anzi, credo che se sei felice, qualsiasi posto sia bello.

Comunque ho la certezza della situazione opposta: vivere in un posto bello non ti impedisce di essere infelice.

mercoledì 26 gennaio 2011

Flow chart

Devo chiarire un particolare, perchè temo che ciò possa risultare non evidente a chi legge questo blog: io sono una persona molto organizzata.

Lo so, da quello che racconto sulla manutenzione della mia casa, questo potrebbe sembrare non vero, ma la realtà è che nulla è lasciato al caso e fatto con improvvisazione. La cadenza stessa degli intervalli di pulizia è un esperimento atto a verificare quanto ci sia di necessario e di superfluo nelle attività casalinghe. Ad esempio ho dimostrato, al di là di ogni ragionevole dubbio, che è possibile vivere in tranquillità e salute anche se non si rifà il letto tutti i giorni. E anche se non si cambiano le lenzuola per più di due settimane, per altro.

Quando però decido che è arrivato il momento di intervenire, lo faccio con impegno e metodo. Ad esempio, se devo pulire la cucina, procedo in questo modo: libero il tavolo, per poterlo usare come punto d'appoggio per piegare i panni, che stanno sullo stendino in parte alla stufa (nel frattempo, in genere, la lavatrice sta processando un nuovo carico), poi, dopo aver messo le seggiole sul tavolo comincio le pulizie vere e proprie, partemdo dall'alto, spolverando tutte le superfici. Arrivato al livello dei piani di lavoro mi metto a lavare i piatti, poi i fornelli eccetera, in seguito passo la scopa, l'aspirapolvere e lo straccio sul pavimento. Nel tempo in cui il pavimento si asciuga vengono pronti i panni da stendere, e con questa operazione si conclude il procedimento (ah, sì, rimetto a terra anche le sedie, ma questo era scontato).

Questo modo di procedere è assai ottimizzato: le operazioni sono svolte in una successione tale da non rovinare quelle appena effettuate, in modo che il risultato finale sia impeccabile.

Ciò, purtroppo, non è applicabile a tutti gli ambienti. La pulizia del bagno mi pone di fronte ad un grosso problema: se mi faccio la doccia e poi pulisco il bagno mi ritrovo sudato, e ciò non è bello, se faccio la doccia dopo aver pulito il bagno rovino il lavoro appena fatto.

Fino a che non sarò riuscito a dare una risposta soddisfacente a questo dilemma, il bagno dovrà attendere.

martedì 25 gennaio 2011

Interpretazioni

Anche l'assenza di risposte è una risposta.

(update: è strano come i messaggi in bottiglia arrivino spesso sulla spiaggia giusta)

lunedì 24 gennaio 2011

Soul food

E' facile facile: si prende un petto di pollo, lo si taglia a tocchetti piccoli, si infarina e si fa saltare nel burro caldo. A piacere, a fine cottura, si può può bagnare con del succo di limone, o d'arancia, o del marsala o qualsiasi altra cosa di vostro gusto, per fare un po' di cremina assai piacevole da raccogliere con il pane.

Non è nulla di eccezionale, ma è uno dei piatti che mi preparava mia nonna, le rare volte in cui ero a mangiare da lei, e mi sembra sempre che ci sia dentro un po' della sua infinita tenerezza.

domenica 23 gennaio 2011

Ricorrenze

Oggi è il compleanno della "Settimana Enigmistica"

(per me, il massimo dell'arroganza è fare le parole crociate senza schema a penna)

sabato 22 gennaio 2011

Dei corsi e ricorsi

Perdonatemi: lo so che non se ne può più del Ruby-gate, però sono stato colpito da un pensiero inquietante.
Stavo leggendo, come capita spesso, Wikipedia, e tra le voci in evidenza c'era quella relativa ad Antonio Gramsci, di cui ricorre oggi l'anniversario della nascita.
Ovviamente nella voce c'è un riferimento all'omicidio Matteotti, avvenuto poco dopo l'elezione al parlamento di Gramsci. Lo scandalo seguito all'avvenimento rischiò di far cadere il governo di Benito Mussolini, che all'epoca manteneva una parvenza di costituzionalità, paradossalmente invece diede la spinta definitiva all'instaurazione della dittatura fascista.

Ecco, non vorrei che le cose andassero nello stesso modo anche adesso, e i proclami del nostro attuale pdc mi preoccupano molto. Se succedesse, comunque, non sarebbe che la conferma di quanto diceva Hegel: tutti i grandi fatti e i grandi personaggi della storia si presentano due volte. E della chiosa di Marx: la prima come tragedia, la seconda come farsa.

giovedì 20 gennaio 2011

Segregazioni

Sommersi dalla ruby-ondata, in questi giorni è difficile trovare sui quotidiani on line altre notizie, però, quando il disagio e la vergogna per il pdc e i suoi sodali raggiungono il punto di saturazione, ci si può ritrovare anche a leggere altro. Tipo questo. Ma non aspettatevi nulla di consolatorio: da qualche punto di vista è pure peggio. Sono storie di gente che cerca il suo angolino tranquillo e protetto per vivere, che cerca salvezza per sè e per i propri cari, quelli che stanno fuori si arrangino.
Non illudetevi troppo. Da tutti i punti di vista, siamo sulla stessa barca. Prima capirete (e capiremo) che ci si salva tutti assieme o non ci sarà salvezza per nessuno, e meglio sarà.

Dei nomi delle cose

Lap dance e pole dance non sono affatto la stessa cosa.

martedì 18 gennaio 2011

Previsioni

Scommetto una birra che il signor b. la sfanga anche questa volta...

lunedì 17 gennaio 2011

Dei passatempi

Dire che a mia madre piace sciare è estremamente impreciso.
Dire che mia madre vive per sciare è probabilmente un'esagerazione, ma si avvicina alla verità molto più dell'affermazione precedente. Fate conto che adesso, mentre sto scrivendo, avendo lei compiuto 74 anni pochi giorni fa, è in settimana bianca.
Mia madre ha anche l'animo dell'evangelizzatrice. Se c'è qualcosa che a lei piace deve assolutamente cercare di condividerlo con il mondo intero. Il mondo è grande e affollato, e qualche volta difficilmente raggiungibile, ma i figli sono molto più a portata di mano, per cui va da sè che io e le mie sorelle abbiamo dovuto frequentare le piste innevate fin dalla più tenera età.
Un altro tratto della genitrice (non suo peculiare, ho scoperto che è abbastanza comune nelle persone della sua generazione) è l'avversione per lo spreco. Nello specifico dello sci, la cosa era così declinata: abbiamo pagato per gli impianti di risalita e adesso si scia a qualsiasi costo. Una tempesta di neve con trenta gradi sotto lo zero non era ragione sufficiente per abbandonare l'impresa.
Messe così le cose, non è difficile capire come mai io abbia sviluppato una certa avversione per questa attività. Ciò, ovviamente, è stato causa di tensioni e mutismi risentiti. Diciamo che lei ha incassato con maggiore tolleranza il mio rifiuto a partecipare alla messa domenicale, tanto per capirci.
Però per imparare ho imparato, e se sciare è il modo per passare una giornata insieme a persone piacevoli con le quali sarebbe difficile trovare altre occasioni lo faccio volentieri, come è successo oggi.
Solo, per favore, non diteglielo.

domenica 16 gennaio 2011

On sale

Ho abbandonato il dorato mondo dell'impiego a tempo indeterminato per le gioie della libera professione.
Forse, però, era meglio se prima imparavo a vendermi.
(Come diavolo si scrive un curriculum?)

sabato 15 gennaio 2011

Compensazioni

Non mi piace raccogliere le olive, ma bisogna ammettere che riserva alcune soddisfazioni:

giovedì 13 gennaio 2011

Incompletezza

La legge sul "legittimo impedimento" è parzialmente incostituzionale.

Sono parzialmente contento.

mercoledì 12 gennaio 2011

Incastri

Del mio rapporto con gli indumenti ho già avuto modo di parlare, ma riassumo per gli smemorati: li uso finchè non sono costretto ad abbandonarli per causa di forza maggiore. Per micragnosità, soprattutto, ma anche perché non vedo il motivo di cambiare qualcosa che svolge perfettamente la sua funzione, che, nel caso del vestito, è quella di proteggermi e/o tenermi al caldo.
La giacca a vento che sto usando adesso è stata comprata in saldo un tot di anni fa, e la tengo anche se un incauto contatto con una stufa (non la mia, lei mi ama troppo per farmi di questi dispetti) ha prodotto una bruciatura sulla manica, vicino al polsino.

(Tra parentesi: essa è un esempio vivente di come due cose furbe, combinate assieme, possano portare a risultati infelici. La tasca "interna", quella all'altezza del petto, è in realtà accessibile dall'esterno, tramite una cerniera verticale posta tra la cerniera principale della giacca e la patella di protezione della medesima; ciò è furbo perchè permette di avere l'imbottitura interna intercambiabile e anche perchè così è possibile prendere il portafogli senza aprire la giacca, che nelle giornate fredde è un bel vantaggio. La cerniera della giacca ha un "bacioccolo" attaccato al carrello, che è una cosa furba perchè permette di manovrarla anche con le mani guantate. Il risultato, però, è che spesso il bacioccolo entra nella tasca alta, e viene chiuso dalla cerniera di quest'ultima)

Questa giacca ha seriamente rischiato di essere eliminata qualche anno fa, perchè la cerniera di chiusura si era rotta. Un amico merciaio, mio omonimo, mi ha al tempo consigliato di recarmi da qualche suo collega nella mia zona (lui, purtroppo, è piuttosto fuori mano per me), che spesso sono in contatto con qualcuno in grado di sostituire la cerniera a prezzi ragionevoli, ed in effetti così è stato (molto ragionevoli, neanche un decimo di quanto sarebbe costata la giacca nuova, che sono stato fortemente tentato di lasciare una mancia, se non fosse cosa contrarissima ai miei più sacri principi).

Che io ricordi questo aneddoto non è strano, conoscendomi, ma mi ha stupito il fatto che, in una recente mail, anche il mio amico abbia dimostrato di ricordarsene.

Ed ancora più strano il fatto che, il giorno dopo, la cerniera si sia rotta di nuovo.

lunedì 10 gennaio 2011

Tazze

Non amo lavare i piatti, quindi mi risolvo a farlo quando un qualche articolo è esaurito.
Di solito le prime a terminare sono le tazze per la colazione: posate, piatti e bicchieri ce ne sono un'infinità, tra quelli che già erano in questa casa e quelli che ho portato io, tazze invece solo 4.
Il che non era poi un grosso problema: in realtà ci sono solo tre pentolini per scaldare il late, per cui comunque finivano prima loro. Nei periodi di peggiore pigrezza sono arrivato a risciacquare velocemente un pentolino per usare anche l'ultima tazza (chissà perchè: sciacquare il pentolino per riusarlo lo posso fare, sciacquare la tazza invece no).
Ultimamente le tazze sono diventare tre, e poi due, per incidenti domestici, e la frequenza di lavaggio piatti è diventata veramente fastidiosa. Giorno sì e giorno no, un incubo.
Così sono andato all'ikea (è l'unico posto dove ne trovo di abbastanza grandi) e ne ho comprate altre sei.
Adesso non mi resta che procurarmi un lavandino più grande, e sono a posto.

domenica 9 gennaio 2011

Cartoni animati

No, dico, ma lo avete mai visto "Dragon Trainer"?

venerdì 7 gennaio 2011

Delle varianti in corso d'opera

Dalla preparazione degli gnocchi è avanzato un consistente quantitativo di gorgonzola, quindi ho scongelato il filetto di maiale per fare le scaloppine. La ricetta era sul vecchio blog, ormai cancellato, per cui riassumo: si affetta la carne, la si infarina, la si passa in padella con il burro, si sfuma con il marsala e poi si aggiunge il gorgonzola sciolto nel latte.
Il problema è che ero in vena di cucinare, quindi mi sono dedicato al recupero della ricetta di un dolce che una sorella di mia nonna era solita preparare, ma il cui segreto si è portata nella tomba. L'esperimento non è riuscito benissimo, mi riservo quindi di comunicarne i dettagli quando il risultato si avvicinerà maggiormente alla memoria conservata dalle mie papille, ma sta di fatto che nel processo ho utilizzato tutta la farina che avevo in casa.
Ho provato ancora a fare le scaloppine senza farina, non mi vengono troppo bene, allora, con il contributo del pargolo ho studiato una variante.
Ho lasciato intero il filetto e l'ho saltato nell'olio, rigirandolo spesso, per circa una ventina di minuti, poi l'ho salato e sfumato con il marsala e dopo che questo è evaporato l'ho affettato, disposto nei piatti e ricoperto con il gorgonzola sciolto.
Se la carne al sangue vi piace (la parte centrale è rimasta piuttosto cruda) è un'alternativa interessante.

mercoledì 5 gennaio 2011

Ridi, ridi, che la mamma ha fatto i gnocchi

E anche se li ha fatti il papà, va bene lo stesso...

Si lessano le patate

Si sbucciano

Si schiacciano

Si aggiunge la farina e si impasta


Si fanno le bisce e si tagliano



Conditi con il sugo più semplice del mondo: gorgonzola sciolto a fuoco lento con pochissimo latte

martedì 4 gennaio 2011

Jet lag

Il mio ritmo circadiano è piuttosto strano: le mie giornate durano circa 25 ore, se non ho impegni che mi costringano a sincronizzare la sequenza sonno - veglia con quella dell'umanità circostante, il mio fuso orario si sposta verso ovest di milleseicento chilometri al giorno.
Poi succede che gli impegni all'improvviso ricominciano, e tocca di riallinearsi.

Più o meno è come se fossi tornato dalla California. Per favore, tenete le luci basse ed evitate i rumori eccessivi.

lunedì 3 gennaio 2011

Ma è così difficile? (Invoice's rant)

Ottobre 2010: l'Enel mi invia la fattura di conguaglio dei consumi. Risulta che li hanno lievemente sovrastimati, per cui mi devono un tot di soldi. Dato che non ho effettuato la domiciliazione delle bollette (e quindi loro non sanno qual è il mio conto corrente) l'importo verrà detratto dalle successive fatture.
Gennaio 2011: arriva la successiva fattura, il cui importo è comodamente coperto dal credito, ma non viene fatta alcuna menzione al riguardo, c'è anzi allegato il bollettino per effettuare il versamento ed è indicata la data limite entro il quale effettuarlo.

Lievemente confuso telefono al servizio clienti. La confusione aumenta leggermente dopo il primo impatto con il loro menù automatico di smistamento delle chiamate, ma già al secondo tentativo riesco a parlare con un operatore, il quale mi informa che sì, è giusto così, la bolletta arriva come se fosse da pagare, ma non la devo pagare perchè sono a credito.

Ho evitato di riempire di improperi il malcapitato, perchè ovviamente non ha alcuna voce in capitolo e per quanto riguardava il suo ambito è stato rapido, preciso e gentile, ma una cosa del genere mi fa incazzare parecchio.

Il "sistema di fatturazione" dell'Enel non può non essere a conoscenza del fatto che il cliente vanta un credito nei loro confronti: se così fosse sarebbero costretti ad un intervento manuale per capire come mai alcune fatture non vengono pagate ed altre vengono pagate solo parzialmente, e gli interventi manuali sono estremamente costosi.

Tu non puoi mandare una fattura a qualcuno, sapendo di essere in debito con questo qualcuno, senza fare alcuna menzione di questo. Se lo fai è perchè speri che dall'altra parte si siano dimenticati, e ti paghino così un'altra volta.

Perchè non credo che sia così difficile aggiungere alla fattura un paio di righe in cui si dice: il tuo credito era X, la presente fattura è Y, per cui il credito residuo è Z (oppure ci devi dare Z) e stampare il bollettino allegato con importo Z nel caso in cui sia dovuto.

E se invece secondo voi è difficile, no problem: mi assumete e lo faccio io. E' il mio mestiere, in fondo.