lunedì 30 novembre 2009

Winter Cup, 1° regata (XXIII Natale sul golfo)

Sotto un cielo che minacciava piogga, ma che ha prodotto solo qualche timida goccia qua e là, sono state effettuate le prime due prove della Winter Cup del basso Garda.
La prima è stata senza storia. O meglio, ha avuto una storia molto triste sotto il profilo competitivo: partiti dalla parte sbagliata del campo abbiamo perso subito il contatto con gli altri Fun, perchè loro avevano aria per muoversi velocemente, mentre noi molto meno. Arrivati in prossimità della boa di bolina l'aria ha cominciato a girare, tant'è che siamo tornati sui nostri passi senza cambiare bordo, ma dopo essere stati costretti a un largo giro attorno al palloncino arancione. Nel proseguio abbiamo recuperato un po' rispetto ai battistrada, ma non sufficiente ad evitarci l'ultimo posto in classifica.
Seconda prova più interessante: partenza caotica, senza essere riusciti a capire bene dove fosse la linea, ma comunque vicini agli avversari, bolina discreta nonostante qualche incrocio ci abbia fatto perdere un po' di metri e giriamo la boa terzi (non che sia un dato eclatante, eravamo solo in cinque...). Poppa orribile: Funny Frog ci passa a cinque metri (quindi ragionevolmente con la nostra stessa aria) andando ad una velocità doppia. L'aria gira, anche se in modo meno drammatico rispetto alla prova precedente e la seconda bolina diventa un lato monobordo mure a sinistra, durante il quale riusciamo a ripassare davanti alle ranocchie (le vele nuove qualcosa fanno, alla fine). Giriamo ancora terzi, ma anche stavolta ci facciamo superare nella successiva poppa, evidentemente abbiamo ancora qualcosina da imparare, e chiudiamo quarti.
Speriamo di fare meglio alla prossima, và...

sabato 28 novembre 2009

Incidenti di percorso

Risparmiare cercando di utilizzare i jeans per il più lungo tempo possibile può esporre a dei rischi.
Tipo che ti si aprano al cavallo, da parte a parte, mentre stai facendo un giro in barca.

mercoledì 25 novembre 2009

Cuore di padre

In un altro tempo e in un altro luogo, avevo scritto della profonda emozione che mi aveva suscitato sentire mio figlio che suonava al pianoforte Go With the Flow di Giovanni Allevi. Qualcuno (di cui è bene tacere anche il nome) aveva ironizzato sul fatto che, per descrivere la cosa, avessi linkato il video ufficiale dell'artista. Nel frattempo mi sono attrezzato, in modo purtroppo rudimentale, e adesso sono in grado di mostrare la realtà dei fatti:



... e l'emozione è sempre fortissima :)

venerdì 20 novembre 2009

Vita di campagna

Può darsi sia una coincidenza.
Cioè: il fatto che io utilizzi il trattorino da una trentina d'anni e che mio figlio lo abbia guidato in qualche occasione senza che mai nulla sia successo, mentre le tre volte che i figli di mia sorella ci sono saliti sopra si sia inchiodato il cambio, può anche essere solo una questione di sfiga.












Però, siccome quello che poi deve riparare il trabiccolo sono io, mi sa tanto che non ci saliranno più.

giovedì 19 novembre 2009

Questioni di priorità



Sì, lo so , l'avete già vista.
Era solo per sottolineare il fatto che, quello, è l'unico vetro di tutta la casa che pulisco

martedì 17 novembre 2009

I vantaggi dell'inverno

Se ci si è dimenticati di prendere le birre dalla cantina per metterle in frigo, non è necessario aspettare delle ore prima di poterle bere.

venerdì 13 novembre 2009

Se una notte d'inverno un viaggiatore...

...dovesse aggirarsi per le vie di un piccolo paese trasportando un grosso ventilatore, non dovete pensare che sia necessariamente impazzito.


Abito in una vecchia casa sul lago. Per essere precisi occupo un pezzetto della casa che il mio bisnonno acquistò negli anni venti del secolo scorso. Un paio di stanze al primo piano, quelle che in origine erano, credo, il soggiorno e la sala da pranzo. Nelle varie ristrutturazioni susseguitesi dopo la seconda guerra mondiale, la sala da pranzo è stata rimpicciolita per fare posto ad un minuscolo bagno e a un piccolo corridoio, ed è stata aperta una ulteriore porta tra la sala e quello che era il soggiorno.
il risultato finale è grossomodo questo:


Adesso la stanza sulla destra è il mio soggiorno-cucina e quella sulla sinistra è la camera da letto.
La stufa famosa, di cui ho già parlato e che amo di un amore intenso e corrisposto, è in cucina, per cui la camera da letto in inverno è decisamente freddina. In generale questo non sarebbe un problema: quando si è a letto ben coperti si può stare molto bene anche se nella stanza non ci sono i canonici 18-20°, ma io in camera ho anche la scrivania e il computer, per cui ci lavoro stando seduto, e in quel caso anche venti gradi rischiano di essere pochini.
Soluzione: un ventilatore posto in prossimità della porta tra la stanza da letto e il corridoio soffia l'aria in direzione del bagno. La depressione causata da questo flusso viene compensata con un trasferimento di aria, notevolmente più calda, tra la cucina e la camera attraverso l'altra porta.

Quindi, se una notte d'inverno un viaggiatore si aggira con un grosso ventilatore, non è improvvisamente impazzito, ha solo escogitato una semplice soluzione ad un problema di distribuzione del calore.

mercoledì 11 novembre 2009

Diminutio

Il database non è un programma per computer. E' IL programma.
Qualsiasi applicazione (ad esclusione, forse, di quelle che si occupano di manipolazione audio-video) per funzionare ha bisogno di dati, e questi dati devono essere ben organizzati per poter essere raccolti velocemente.
Non sto ovviamente parlando della mia rubrica telefonica, per la quale un foglietto di carta strappato da un quaderno è più che bastevole, ma esistono situazioni nelle quali occorre selezionare qualche centinaio (migliaio, milione) di righe di dati da tabelle che ne contengono milioni o miliardi in funzione di un qualche valore in esso contenuto.

Facciamo un esempio, tanto per capirci: supponiamo di voler estrarre dalla guida del telefono gli indirizzi di tutti gli abitanti di Milano che hanno cognome Rossi. E' una lavorata, però è relativamente semplice, perche nella guida del telefono i nominativi sono raggruppati per comune e con i cognomi in ordine alfabetico. Sarebbe assai più complicato raccogliere gli indirizzi di tutti quelli che si chiamano Paolo: l'unico modo a nostra disposizione sarebbe quello di scorrere ad una ad una tutte le righe della guida, un compito decisamente proibitivo.

Per i computer e i database la situazione è la stessa: per estrarre i dati da una tabella deve scorrere le righe ad una ad una, a meno che non abbia a disposizione un elenco ordinato, un indice.
Ovviamente ogni particolare ricerca avrebbe bisogno di un particolare indice, e visto che questi indici hanno un "costo" (occupano spazio, e devono essere aggiornati ogni volta che si variano i dati, e quindi impegnano tempo) bisogna ponderare bene quanti e quali valga la pena di creare.

La corretta progettazione degli indici era una di quelle cose che distinguevano le applicazioni ben fatte da quelle raffazzonate.

Parlo al passato perchè adesso esistono i profiler: tu lo accendi, lavori un po' con i tuoi dati, magari proprio in un contesto di utilizzo reale del programma, e alla fine il profiler ti dice quali indici sarebbe bene inserire nella tua tabella, anzi, se schiacci un bottone li genera direttamente lui.
Bello è bello, ma mi sento tanto ridotto a una scimmietta.

venerdì 6 novembre 2009

Suoni

Il combinato disposto del ticchettio della pioggia e del crepitio del fuoco nella stufa è estremamente rilassante.

giovedì 5 novembre 2009

Skiantos

Si prende un tot di fagioli secchi, poniamo il caso dei cannellini, che andrebbero bene anche dei borlotti, o quelli dell'occhio, o quelli di Lamon, o magari dei toscanelli, ma al supermercato c'erano solo quelli e quindi.
Si prendono, dicevo, e si mettono a bagno. Almeno per una notte. Voi nel frattempo fate un po' quello che volete, che non è proprio necessario che stiate lì in contemplazione del mistero del fagiolo umidificato e in fondo questa è solo una ricetta, non un vademecum sul come passare le lunghe notti invernali.
Passata la notte si affetta qualche cipolla (che è decisamente un bel modo per cominciare una giornata), si grattugia qualche carota e le si mettono a soffriggere in una pentola di generose dimensioni, visto che non resteranno sole a lungo: di lì a qualche minuto saranno raggiunte dai fagioli (scolati) e da una abbondante dose di pomodori. Nel mentre che il tutto comincia a sobbollire si soffrigge dell'aglio in una padella ove, successivamente, verranno poste a rosolare delle salsicce (salamelle? salamine?) spellate e tagliate a pezzi e della lonza di maiale, anch'essa sezionata a dovere. Al termine della rosolatura (rosolazione?) trasferire i pezzi di carne nella pentola e attendere che il tutto giunga a cottura. Aggiungere, a piacere, del rosmarino.
Servire con la polenta, che è la morte sua.

Il titolo è un omaggio musicale di nicchia, se non riuscite a coglierlo guardate qui.

lunedì 2 novembre 2009

Scriviamolo piccolo, che è meglio...

Mi è tornata la voglia di lavorare...