giovedì 27 maggio 2010

Notturno

Avevo in mente di raccontare qualcosa, stasera. Era una cosa bella, magari un po' difficile da trasmettere, però con un senso profondo che ne giustificava lo sforzo.
Però parcheggiando la macchina mi sono trovato di fronte a questo spettacolo, e ho pensato che era anche meglio.



mercoledì 26 maggio 2010

Sondaggio

Volevo sapere se tra il gentile e affezionato pubblico di questo blog c'è qualcuno che usa il piumone, e il relativo copripiumone a sacco, per verificare se anche a voi succede che quest'ultimo, quando infilato in lavatrice, si fagociti immancabilmente il resto del bucato.

martedì 25 maggio 2010

Gentlemen's cup

Eh no, stavolta non vi racconto com'è andata.
Che se proprio vi interessava, ci potevate venire, imbarchi se ne trovano sempre.
E sono state anche due splendide giornate di sole. E abbiamo avuto anche qualche momento di intensa soddisfazione, quando abbiamo superato una barca al lasco con un'ardita manovra (che in realtà non aveva lo scopo di superarli, ma è andata alla grande lo stesso) e quando abbiamo sostituito la vela di prua durante il primo bordo di poppa della prova di domenica.
Vi sareste divertiti anche voi, ecco.

giovedì 20 maggio 2010

Scala mobile

Non intendo parlare del vecchio meccanismo che, in modo automatico, adeguava le retribuzioni secondo l'andamento dell'inflazione. Per altro è uno strumento così antico che con ogni probabilità è stato completamente dimenticato, rendendo questo disclaimer assolutamente inutile.
Vorrei, invece, attirare la vostra attenzione sulle scale mobili vere e proprie, quelle che servono a passare da un piano all'altro di un edificio senza necessità di sforzi muscolari. Sono abbastanza vecchie anche loro (il loro brevetto risale al 1892), ma, a differenza di quelle di cui abbiamo parlato all'inizio, sono ancora in uso. Potremmo anzi dire che la loro diffusione sia aumentata: per quanto io ricordi, in passato erano usate solo "in salita", mentre oggi è abbastanza frequente trovarne anche "in discesa". Recentemente si è affermata anche la variante a "tappeto mobile", più adatta al trasporto dei carrelli della spesa, anche questa quasi sempre installata in coppia, un lato per la salita e l'altro per la discesa.
Entrambe i modelli (a scala e a tappeto) sono generalmente corredati di un corrimano che si muove in sincrono.
O, meglio, dovrebbe muoversi in sincrono. In tutte le strutture da me utilizzate la velocità del corrimano era diversa da quella della scala-tappeto. La cosa in sè non sarebbe strana, è assai difficile che due cose possano muoversi alla stessa velocità (potremmo quasi dire che ciò sia impossibile, se utilizziamo un livello di tolleranza sufficientemente basso), ciò che è strano è che è sempre il corrimano ad essere il più veloce. Se fosse una cosa casuale dovremmo attenderci una distribuzione grossomodo equa tra gli impianti in cui è più veloce il corrimano e quelli in cui è più veloce la scala, dato che così non risulta, è assai probabile che la cosa non sia casuale, ma sia deliberatamente impostata.
Ecco: qualcuno saprebbe dire il perchè?

martedì 18 maggio 2010

Celtis australis

In italiano si chiama "bagolaro", o "romiglia".
Secondo wikipedia "può raggiungere i 25 m di altezza. Il tronco è abbastanza breve, robusto e caratterizzato (in età adulta) da possenti nervature, con rami primari di notevoli dimensioni, mentre quelli secondari tendono a essere penduli. La chioma è piuttosto densa, espansa, quasi perfettamente tondeggiante".
Quello che stava sul monte sopra a casa mia era esattamente così, un grande monumento vegetale. Stava, perchè settimana scorsa, in una notte di tregenda, è caduto nel giardino di casa.
(le foto sono quello che sono, era davvero troppo grande per riuscire a farlo entrare tutto in una inquadratura)

venerdì 14 maggio 2010

Essenziale e superfluo

Ero senza latte da tre giorni, ma sono andato al supermercato solo quando è terminata la birra.

martedì 11 maggio 2010

Buoni propositi

Il primo che viene a dirmi che l'acqua è una risorsa scarsa, lo mando a fare in culo.

lunedì 10 maggio 2010

Libero?

Questo non è il mio primo blog: fino a un anno e mezzo fa ne avevo uno su un'altra piattaforma. Non era un brutto posto, e la possibilità di vedere chi aveva fatto visita incentivava la socialità.

A un certo punto hanno cominciato a cancellare profili e blog, asserendo che pubblicavano immagini oscene.

Sia chiaro: quel posto è casa loro, possono tranquillamente decidere che cosa e chi può pubblicarlo, e visto che chi lo usa non sborsa un quattrino, chi è "bannato" non ha il minimo appiglio per protestare.

Io non pubblico immagini erotiche, e i miei testi non trattano praticamente mai di sesso, però mi dava fastidio l'idea che qualcuno potesse sindacare su quello che pubblicavo, per cui me ne sono andato.

"Loro", invece, hanno continuato imperterriti: giusto un paio di giorni fa hanno chiuso un profilo perchè usava come avatar questa immagine:

A questo punto gradirei che qualcuno mi definisse il concetto di "osceno"...

domenica 9 maggio 2010

Aggiornamenti

Il brasato non era un brasato canonico. Non so neppure se esista, un brasato canonico. Questo era costituito da un soffritto di aglio e cipolla, a cui è stato unito un misto di funghi surgelati comprato al supermercato e un pezzo di carne di seconda scelta, lasciando il tutto a meditare a fuoco lento per alcune ore.
E' servito al suo scopo: ha fatto risalire leggermente la temperatura della casa. Unito ad una generosa dose di polenta ha anche riscaldato un'improvvisata cena familare, con le sorelle venute al lago per ripitturare la loro parte di casa.
Ma questa stagione balorda ha pensato bene di proseguire. Non avendo altra carne da cuocere, oggi m'è toccato di riaccendere la stufa. Ed è il 9 di maggio, cazzo!

venerdì 7 maggio 2010

Oblique Strategies

Mi sono messo a cucinare un brasato.
Così per qualche ora ci sarà un fornello acceso, e forse la casa si scalderà un po'...

mercoledì 5 maggio 2010

Sono preoccupato

Spero smetta di piovere.
Proprio non saprei come far salire sul barchino la coppia di elefanti...

domenica 2 maggio 2010

Regata del 1° Maggio

Il programma prevedeva di trasferire la barca venerdì, per poi farsi in tranquillità i due giorni di regata, ma i programmi sono lì apposta per essere stravolti, per cui ci siamo ritrovati, sabato mattina, il pargolo ed io, a portare la barca dal porto di Toscolano al circolo di Brenzone.
Il lago di Garda è grande, quando la nebbia nasconde la sponda opposta sembra ancora più grande (qualcuno dice che è bello perchè sembra quasi un mare, ma a me non sembra gentile nei suoi confronti dire che è bello perchè qualche volta somiglia a qualcos'altro), il gps non ce l'abbiamo, però a destinazione arriviamo comunque. Espletiamo le ultime formalità dell'iscrizione e siamo pronti a partire.
Il cielo, soprattutto la nebbia persistente, non facevano sperare in un pomeriggio ventoso, ma l'aria è arrivata con generosità, e siamo riusciti a disputare due prove.
Disastrose, per altro.
Nella prima abbiamo perso una scotta dello spi, il quale, lasciato libero, ha pensato bene di avvoltolarsi allo strallo. Ora che abbiamo rimediato al disastro la boa di poppa era indietro di svariate decine di metri, e l'ultimo posto saldamente in mano nostra.
Nella seconda abbiamo sbagliato una lay line e abbiamo ritardato troppo un'ammainata di spi, fortunatamente tutte queste prodezze sono state annullate da un simpatico ocs in partenza (per i lettori non nauticamente smaliziati: significa che eravamo partiti troppo presto, in anticipo rispetto al segnale, e quindi automaticamente squalificati).
Non siamo riusciti a piazzarci all'ultimo posto solo perchè i ragazzi di Lestofunte hanno avuto problemi alle sartie volanti e non hanno completato nemmeno una prova.
Altre due prove sarebbero state previste per domenica, ma il vento non ha collaborato gran chè. Oddio: noi siamo usciti lo stesso, e abbiamo navigato per tre ore, a tutte le andature, senza che la barca si fermasse mai, per quanto ci riguardava il vento sarebbe stato sufficiente a far partire le regate, ma evidentemente il comitato era di avviso diverso.
Però lo ringraziamo di averci mandato a casa quando ha cominciato a piovere.