A p, in piazza, c'è una vecchia ferramenta. Un locale lievemente interrato rispetto al piano stradale, scuro e ombroso, fresco anche in piena estate, contornato di scaffali di legno traboccanti di ogni cosa immaginabile o inimmaginabile. Bombolette di gas, spruzzini per l'acqua, cavi elettrici, cacciaviti fanno bella mostra di sè, senza alcun ordine apparente, contornati da altri oggetti di classificazione meno immediata.
Dietro al banco, di legno anch'esso, l'intera parete è occupata da una cassettiera per le minuterie. Per facilitare la ricerca della merce su ciascun frontale è fissato un campione del contenuto: chiodi, viti, dadi, bulloni, rondelle, guarnizioni, raccorderie varie, punte per trapano e altro ancora. Il bancone stesso è ingombro di espositori di cartone che magnificano l'utilità, il glamour e la convenienza di una qualche mercanzia: portachiavi multicolori, pietre per affilare, detergenti miracolosi e colle portentose.
In un angolo c'è un piccolo reparto dedicato alla pesca: canne di ogni foggia e misura, mulinelli, galleggianti di tutte le fogge e dimensioni, lenze, ami, pesciolini finti dai riflessi metallici e così via.
Nonostante questo ben di dio, la caratteristica principale di questo negozio è quella di non avere mai la particolare mercanzia richiesta dal cliente. Qualsiasi cosa si chieda al gentile e anziano proprietario è esaurita e non arriverà prima di un paio di giorni, oppure si tratta di un articolo poco richiesto e quindi disponibile solo su ordinazione ("glie lo posso procurare per settimana prossima"). Se si vuole aquistare, poniamo, una corda di cinque millimetri di diametro, se ne troveranno da tre o da sei; se si sta cercando una vite per legno lunga quaranta millimetri saranno disponibili solo quelle da venticinque; se si ha bisogno di quattro tasselli ad espansione ce ne saranno solo due; e via di questo passo.
A memoria d'uomo è successo solo una volta che l'oggetto richiesto fosse disponibile, ma l'ineffabile vecchietto ha risposto: "Ce l'ho, ma è l'ultimo, se glie lo vendo poi resto senza"