venerdì 31 dicembre 2010

Chissà se Silvestro le mangerebbe?

Ingredienti: una confezione di vongole con guscio sotto vuoto, che sulla scatola c'è scritto "per quattro porzioni", ma probabilmente il loro target sono lillipuziani inappetenti; un paio di zucchine e le tagliatelle fatte con la sfoglia avanzata dalle lasagne di natale. L'olio e gli spicchi d'aglio, frequentatori abituali delle mie padelle, stavano rischiando di essere dimenticati, ma è festa, non bisogna dimenticare nessuno.
Il resto viene quasi da sè: si affettano le zucchine e si fanno saltare nell'olio in cui ha soffritto l'aglio (soffriggerlo senza farlo soffrire: è raccomandata la fiamma bassa), si accantonano le zucchine e nella padella già calda e unta si gettano le vongole. In parallelo s'è provveduto a lessare la pasta, per quella manciata di secondi che richiede quella fresca, la si scola e la si butta nella padella delle vongole, riunite alle zucchine.

A margine: ho usato le vongole sotto vuoto perchè le ho viste al supermercato e mi hanno fatto gola. Sono buone, ma non credo che ripeterò l'esperienza: ci sono troppi gusci rotti, che finiscono immancabilmente sotto i denti, ed è una cosa che odio. Quelle in barattolo e quelle surgelate sono abbastanza scadenti, toccherà di usare quelle fresche.

Generosamente annaffiato da un Traminer aromatico, questo è il mio viatico per il 2011, dopo aver raggiunto, finalmente, la capacità di preparare cose buone anche se sono l'unico commensale.

Ad un altro anno, da riempire con l'incomparabile privilegio di essere vivi. Cin.

giovedì 30 dicembre 2010

Clima mediterraneo

Nel cortile di casa



mercoledì 29 dicembre 2010

Wifi card rant

Qualche mese fa ho acquistato un nuovo pc portatile. Quello vecchio, poverino, cominciava ad essere terribilmente lento, e stava cominciando a perdere i pixel dello schermo.

Quello nuovo è decisamente una scheggia.
Ma ha un piccolo difetto: a volte perde il collegamento wifi. Ha cominciato sin dal primo giorno, e ho subito attribuito a lui e non all'unità centrale il problema perchè in quel momento avevo acceso tutti e due i portatili: il vecchio continuava a stare connesso senza problemi e il nuovo era scollegato.
Le prime volte, per risolvere il problema, spegnevo e riaccendevo la macchina. Non è una cosa che accade molto spesso, per cui non è un grave problema (se devo fare qualcosa per cui l'affidabilità del collegamento è più critica, uso il pc fisso, che è collegato via cavo), però preferisco lavorare di fino, piuttosto che a martellate, quindi la soluzione accendi/spegni non mi soddisfaceva.
Gira che ti rigira per i meandri di Windows, trovo la gestione dispositivi, tramite la quale si possono manipolare tutti i componenti del pc. Disattivando e riattivando la scheda wifi da lì (perdonate la cacofonia) il collegamento si ripristina.

La cosa divertente, in tutto ciò, sono i messaggi che io e il computer ci scambiamo nel mentre che faccio questo balletto.
Quando vado ad aprire la gestione della scheda c'è scritto, invariabilmente "La periferica funziona correttamente", al che io chioso "Sì, tua sorella". Poi quando agisco sul bottone per disattivarla lui mi avverte: "Attenzione: se si disabilita il dispositivo questo non funzionerà", al che ribatto "Ma tanto non funzionava neanche prima".

Quando si è molto soli si finisce per parlare agli oggetti.

lunedì 27 dicembre 2010

Voi siete qui

Quando si dice "una nottata limpida"



Fotografia di Paolo Nespoli, via Disinformatico

sabato 25 dicembre 2010

Natale, buono

Si prendono dei peperoni e si passano in padella, con il burro, per ammorbidirli




Si passano al passaverdure



Si lessano delle patate, si sbucciano, si passano e si mescolano ai peperoni




Si ripassa il tutto in padella, per eliminare l'umidità in eccesso




Si gratta il formaggio e lo si aggiunge al composto




Si prepara la pasta



(è tanta, ma dovevamo fare anche le lasagne)


Si tira la sfoglia (non fatevi ingannare dal mattarello, l'ho fatto con l'apposita macchinetta, allo spessore minimo disponibile), si tagliano dei quadrati, si mette una pallina di composto al centro e si ripiega a fare un triangolo.




Ed ecco fatti degli ottimi ravioli ai peperoni. Si servono conditi con burro e formaggio dopo una breve cottura in acqua salata.

(I miei familiari si scambiano sempre dei regali a Natale, io e Daniele abbiamo ho fatto questi)




giovedì 23 dicembre 2010

Dreaming

Ho incontrato la donna nei miei sogni.
Letteralmente. Non è un discorso metaforico (a parte il fatto che i sogni sono metaforici per definizione): ho proprio sognato una donna.
Non ricordo nulla del suo aspetto, ma so che insieme a lei stavo benissimo. Non ricordo neanche molto bene che cosa stessimo facendo (in realtà comincio proprio a non ricordare più che cosa si possa fare con una donna), tranne che nel momento conclusivo, appena prima di svegliarmi: lei mi ha chiesto che cosa volessi fare, io le ho proposto di giocare, lei ha acconsentito ma ha aggiunto: "Però dopo usciamo a fare le spese".

Nei sogni non ci sono effettivamente altre persone; se queste compaiono, costituiscono solo una rappresentazione, una sostanziazione, di un pensiero presente nella nostra testa. Il che significa che una parte di me ha perfettamente capito che la vita vera è fuori, e che è arrivato il momento di uscire dalla scatola. Resta solo di farlo capire alle altre parti.

martedì 21 dicembre 2010

Segni dei tempi

Lavoro a casa. Non in via esclusiva, ma comunque preponderante. Ne deriva che esco assai poco, vista anche la stagione ingrata. Confesso che mi capita di passare intere giornate senza neppure togliermi il pigiama.

Però quando esco mi guardo attorno, per naturale curiosità, e ho notato alcune calzature indossate dalle ragazze, simili più o meno a queste


Devono essere abbastanza di moda, e la cosa mi porta a ben sperare per il futuro: sono bruttarelline, ma sembrano proprio morbide e calde. Hai visto mai che anche la moda cominci a privilegiare la funzione sull'apparenza?

domenica 19 dicembre 2010

Riciclo

Il bello di avere cancellato un blog è che puoi ripubblicare vecchi post.
Oddio, si potrebbe fare lo stesso: dubito che i pochi lettori si ricordino tutte le cose che ho scritto, e penso che nessuno si metterebbe a compulsare gli archivi alla ricerca di doppioni. Del resto anche i cantanti, spesso, se ne escono con qualche raccolta di vecchi successi, quindi mi sento pienamente giustificato.
In famiglia si chiamano "scaloppine alla siciliana", perchè introdotte da uno zio acquisito che da lì proviene (una siciliana doc, nel precedente blog, disse che effettivamente le ricordavano molto l'arrosto alla panormita, anche se con alcune varianti). La ricetta originale prevede l'utilizzo di fettine di vitello, io preferisco usare il filetto di maiale, tenero e saporito.
Dopo aver affettato la carne la si unge immergendola nell'olio, poi la si impana con un miscuglio di pangrattato, grana grattuggiato, prezzemolo e aglio (diciamo che le proporzioni sono, spannometricamente, due terzi di pane e un terzo di formaggio, prezzemolo e aglio a piacere, ma se si esagera un pochetto con l'aglio non è male). Si cuoce poi in padella, praticamente "a secco" e a fuoco lento. Lasciare intiepidire prima di mangiare: sono buonissime, se le si porta in tavola bollenti si rischia di far ustionare la bocca ai commensali.

I cantanti, nelle loro raccolte di "Greatest Hits", per invogliare all'acquisto anche i fan di vecchia data, inseriscono spesso qualche inedito, quindi eccovi il mio.

Capponi di magro. Divertente questa cosa di battezzare un piatto in assenza: il cappone, in questa ricetta, brilla proprio per la sua mancanza, un po' come gli "uccellini scappati".
Nella preparazione della precedente ricetta, può accadere che la panatura avanzi; se questo accade non c'è da disperarsi: si aggiunge dell'altro pane e formaggio (per diluire un po' l'aglio), un poco di buccia di limone grattuggiata e uova secondo il bisogno. Con questo ripieno si fanno delle palle, che vengono rivestite con foglie di bietola da coste, sbollentate in acqua salata per renderle malleabili. Si lega il tutto con del cotone da imbastiture (certo, ci sarebbe anche l'apposito spago da cucina, ma io ho il ricordo dei chilometri di cotone usati da mia nonna per preparare questo piatto, e preferisco fare così) e successivamente si lessa il tutto. Nei ristoranti fighetti vengono servite affettate e ripassate in padella con burro e formaggio, a casa mia ci si limitava a cospargerle d'olio.

Buon appetito.

sabato 18 dicembre 2010

venerdì 17 dicembre 2010

Neve

E' arrivata anche qui. E' poca, ma da queste parti è abbastanza rara, quindi è quasi un avvenimento. Durerà poco, purtroppo, ma bisogna sapersi accontentare.




giovedì 16 dicembre 2010

Una piccola regola

Se ti stai chiedendo se è sogno oppure realtà, stai sognando.

martedì 14 dicembre 2010

lunedì 13 dicembre 2010

Delusioni

Nella mia letterina a Santa Lucia, avevo chiesto che mi pulisse la casa, ma quando mi sono svegliato, questa mattina, era sporca come al solito, per cui mi sono dovuto arrangiare.
Probabilmente quest'anno non sono stato abbastanza buono.

domenica 12 dicembre 2010

Regata di Santa Lucia

Seconda prova dell'invernale 2010-2011.

Non avrebbe potuto essere più diversa dalla precedente: bel sole, cielo limpido, temperatura piacevole. E quasi totale assenza di vento.

Partenza prevista ore 12, partenza effettiva ore 14 e rotti, con un'Ora leggera leggera. Partenza tranquilla, le coperture ci inducono a scegliere la parte del campo che non avremmo privilegiato, ma il vento gira dalla nostra parte e ci ritroviamo secondi alla prima boa di bolina. Posizione che conserviamo anche dopo la poppa e l'ulteriore bolina, ma che perdiamo nel successivo lato di poppa per una sconsiderata scelta tattica (della quale, per altro, mi devo assumere la responsabilità: mica mi chiamo Bondi, io). Chiudiamo terzi di pochissimo, dietro alle ranocchie e alle ragazze di FunFollie. E va bene così.

sabato 11 dicembre 2010

La seconda viene meglio

Domani c'è la seconda regata del campionato invernale, quindi oggi s'è trattato di preparare la barca: far prendere aria alle vele, raccogliere l'acqua piovana che si insinua all'interno da un non ancora identificato pertugio, salire in testa d'albero a rimettere il segnavento perso durante la centomiglia.

Questa notte ho messo in carica le batterie della macchina fotografica, quindi stavolta l'uscita è stata più fruttuosa, dalla mattina...





... al tramonto





Ah, ovviamente, non poteva mancare la paperella

venerdì 10 dicembre 2010

A margine

Berlusconi ha dichiarato che "non farà mai nulla contro il Vaticano".
A parte il fatto che il personaggio è notoriamente inattendibile, e quindi le sue parole non sono mai da prendere troppo sul serio, rivolgersi in questo modo a un'autorità esterna, che già di suo non perde occasione per ingerirsi negli affari del nostro Stato, equivale a firmargli una delega in bianco.
Tanto varrebbe consegnare ufficialmente a loro tutto il potere. Ci pensi, signor presidente del consiglio: avrebbe un sacco di tempo libero in più per dedicarsi ai suoi festini.

Contrattempi

La prima giornata di sole dopo un'infinità di giorni freddi, bui e umidicci.
Il cielo splende limpido, i colori scintillano. Decido di portare con me la macchina fotografica mentre vado a fare la spesa, per avere qualche immagine di questo splendore da guardare quando il clima si farà nuovamente inclemente.
Ma ovviamente la batteria è scarica.

giovedì 9 dicembre 2010

Regali

Se per il tuo compleanno ti regalano una torta alle prugne, stanno cercando di dirti qualcosa?

mercoledì 8 dicembre 2010

Harry Potter, o della probabile censura

Nuovo film sul maghetto, visto nonostante la delusione di quello precedente perchè non è bello lasciare le cose a metà e anche perchè il pargolo me ne ha parlato bene (e così è anche riuscito a vederselo due volte).
Meglio, decisamente meglio del sesto. Il libro è rispettato abbastanza fedelmente, qualche piccola omissione ma almeno hanno evitato quasi del tutto le scene inventate di sana pianta. Mi è piaciuta la scelta di raccontare la favola dei tre fratelli sceneggiandola con un cartone animato, il ballo tra Hermione e Harry nel libro non c'è, ma ha reso abbastanza bene l'idea di due persone che cercano di farsi coraggio a vicenda per superare l'abbandono del terzo amico.

Però nel libro Grindelwald non rivela a Voldemort la possibile ubicazione della bacchetta di sambuco, e questo non è un dettaglio di poco conto. Non per quanto riguarda la storia in sè: il rifiuto dell'antico mago oscuro non ferma il nuovo, il duello tra Silente e Grindelwald era di pubblico dominio, Voldemort fa il collegamento in totale autonomia e senza grandi sforzi; la cosa è importante per il contorno, perchè è un comportamento inaspettato da parte del personaggio: ci si aspetterebbe appunto che il predecessore nel tentativo di conquista del mondo attraverso la magia oscura aiuti l'attuale pretendente, e invece questo non accade.
Il perchè di questo comportamento viene suggerito da Harry nel libro e da un'intervista dell'autrice rilasciata in seguito: Silente e Grindelwald erano stati innamorati e ques'ultimo voleva evitare che Voldemort violasse la tomba del primo.

Modificare questo particolare nel passaggio dal libro al film, più che una semplificazione narrativa, sembra essere un tentativo di nascondere lo scandalo, una piccola censura benpensante. Suvvia, è un film per ragazzi: possiamo far vedere sangue e violenza, ma non suggerire che uno dei comprimari sia un pervertito.

martedì 7 dicembre 2010

Genetliaco

Tanti auguri a me,
tanti auguri a me.

venerdì 3 dicembre 2010

Sistemi di riferimento

Pare che l'attuale premier abbia affermato che "nessuno è alla sua altezza".
Effettivamente, partendo da terra, è il primo che si incontra.

giovedì 2 dicembre 2010

mercoledì 1 dicembre 2010

Questione di stile

Un rutto da champagne è incredibilmente più raffinato di uno da coca-cola