martedì 31 luglio 2012

Ricetta per un buon we

Un amico che ti presti la motocicletta, una coppia di amici motorizzati e forniti di una roulotte in montagna, un amico da passare a trovare e un altro che si aggiunga alla comitiva in corso d'opera.
In realtà l'unico ingrediente essenziale è l'amicizia, il resto viene da sé.

mercoledì 18 luglio 2012

Neofiti

Dire che i bambini non sono tutti uguali è banale,  ma da quando ho cominciato a fare l'istruttore di vela (l'allievo istruttore, per la precisione) ho avuto modo di rendermene conto in modo più diretto. Capita anche che gli stessi bambini, da un giorno con l'altro, cambino atteggiamento, umore e personalità. Capitano pure dei giorni in cui, al contrario del solito, il buon esempio dei più riesca a contagiare anche chi di solito si mostrava svogliato e insofferente.
Ecco: è in quei momenti che si sente più forte il desiderio di diventare dei bravi istruttori, perchè bambini così meritano il meglio.

lunedì 16 luglio 2012

Salò sail meeting

Regata nata male, probabilmente finita anche peggio.
Sabato di poca aria, il comitato tenta coraggiosamente una partenza, indoviniamo il canaletto giusto e grazie anche allo scarso peso (equipaggio in formato ridotto) arriviamo alla boa di bolina in prima posizione. Nella poppa successiva i fratellazzi ci superano, il vento se ne va del tutto, e la prova viene annullata.
Domenica di levataccia antelucana: prima prova prevista per le otto, il vento però non si presenta puntuale all'appuntamento. Lo farà con un'ora buona di ritardo, ma, per rimediare, ne arriva fin troppo. Considerando la nostra leggerezza, optiamo da subito per un assetto conservativo: fiocchetto al posto del genoa, per lo spi si vedrà. Nella prima poppa non lo issiamo, quasi tutti gli altri sì, e la differenza si vede, nella poppa successiva lo mettiamo anche noi e riusciamo a mantenere la posizione senza neanche troppi problemi di gestione.
Si parte per la seconda prova, a metà bolina il vento rinforza ulteriormente, e incominciano i numeri da circo. Dumbo, appena davanti a noi, straorza e resta sdraiato sull'acqua; il nostro barchino, in piena rotta di collisione, rifiuta di poggiare nonostante la randa lascata, solo all'ultimo momento cambia idea, sfiorando la poppa dell'altra barca. Giriamo la boa, non issiamo spi. Davanti a noi Funny frog, che invece lo ha tirato fuori, si esibisce in una coreografica straorza. Pochi istanti dopo è il turno delle ragazze e poi di Funnullone. A parte gli Azzi (almeno, credo) tutti quelli che hanno issato spi si sono ritrovati con la falchetta in acqua e con la barca ingovernabile, facendoci risalire al secondo posto, che riusciamo a conservare anche nei successivi bordi.
Al termine della seconda prova un gommone della giuria indica a tutte le barche di rientrare in porto. Appena rientrati in porto l'altoparlante invita tutti gli equipaggi a ritornare sul campo di regata (nonostante le condizioni son sembrino grandemente modificate), evidentemente qualcosa nella catena di comunicazione e comando non deve aver funzionato a dovere. Decidiamo che ne abbiamo avuto abbastanza e ce ne restiamo in porto.
Non sono scelte delle quali andare orgogliosi, ma è meglio un asino vivo di un leone morto.

giovedì 5 luglio 2012

Pronto soccorso

A partire da quest'anno (che poi non lo so bene se è solo da quest'anno, ma questo è un altro discorso), agli istruttori di vela è richiesta la certificazione BLS. In parole povere, devono essere in grado di effettuare degli interventi, molto basilari, di pronto soccorso.
Non credo sia difficile immaginare la ratio che è alla base: andando in barca a vela (ma più in generale facendo sport) è possibile, anche se fortunatamente non probabile, che possano capitare degli incidenti. è quindi molto opportuno che ci sia nei pressi qualcuno in grado di affrontare la situazione cercando di limitare al massimo i danni per l'infortunato.
Quello che invece non è facile da immaginare è che, durante la mia prima settimana da allievo istruttore, l'unica occasione di intervento è stata causata da un bimbo che, a pranzo, ha cercato di inghiottire un boccone di bistecca troppo grosso che gli si è fermato (per fortuna solo temporaneamente) nel gargarozzo.
E' strana, la vita.