martedì 13 dicembre 2011

Bricolage

In un antico post ho pubblicato una piantina della porzione di casa dove abito. E' stata disegnata alla buona, senza prendere misure e senza preoccuparsi troppo dell'aderenza alla realtà: se lo avessi fatto avrei dovuto utilizzare qualche strumento più raffinato, perchè nelle mie due stanzette e mezza non c'è un angolo retto neppure a pagarlo. Estendendo il discorso, e anche se nel disegno in pianta sarebbe impossibile rappresentarlo, bisogna dire che questa casa è stata costruita in totale disprezzo del filo a piombo e della livella. E' sghimbescia, pencolante e irregolare in tutte le sue componenti.
In particolare il pavimento non è perfettamente orizzontale, e ciò fa sì che le antine dell'antica credenza, prive delle moderne cerniere a molla, tendano ad aprirsi per pura forza di gravità. Per ovviare a questo inconveniente è stato sufficiente montare delle piccole calamite all'interno dello stipo, con la loro brava piastrina metallica di riscontro sull'anta.
In realtà, in via provvisoria, avevo risolto incastrando un foglietto di carta ripiegato sotto lo sportello.

Perchè racconto tutto ciò? Per sottolineeare il fatto che c'ho messo tre anni a decidermi di sostituire il foglietto di carta con la calamita...

4 commenti:

  1. ..'azz... bè, conoscendoti un po' ci hai messo il giusto :))) M

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  2. solo perchè la carta intanto si era consumata :)

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  3. ah questi uomini razionali...il mio uomo, la prima volta che è entrato nella "mansarda-castello", come mi piace chiamare la mia casina, si è inginocchiato e ha appoggiato la bolla per terra (sì, ha una piccola bolla da muratore come portachiavi, e mi viene il dubbio di avergliela suggerita io) pewr verificare la correttezza della sua prima impressione. Aveva ragione, il pavimento è inclinato di una decina di gradi. Poi, quando gli ho chiesto una mano a "raddrizzare" il tavolone, è rimasto interdetto: raddrizzarlo allineandolo a QUALE delle sei pareti della sala? o alle piastrelle?
    Beh, tornando ai portelli delle credenze, i precedenti inquilini avevano risolto il problema alla vecchia maniera, un occhiello e un gancetto sul ripiano intermedio per chiudere la parte sinistra, una chiusura a chiave per la parte destra. La cosa mi ha commosso perché gli stessi ganci ruotanti li usava mio bisnonno che aveva fatto un po'il falegname.
    Certo che se avessi dovuto risolvere il problema da sola, credo che alla prima notte insonne avrei spostato i mobili facendo in modo che si chiudessero da soli. Metodo da ufficio complicazione cose semplici, insomma. Però fantasioso.
    un saluto!!! duetslleri

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  4. ecco sono così disabituata ad usare una tastiera che sbaglio pure di digitare il nome eh eh. Riprovo: un saluto!! duetalleri

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