lunedì 31 agosto 2009

Glossario marittimo (43° trofeo Gorla)

Il fianco della barca si chiama murata; il suo margine superiore è denominato falchetta. Spesso nella zona di poppa e in quella di prua vi sono fissate delle strutture tubolari, chiamate pulpiti. Tra il pulpito di poppa e quello di prua, sostenuti ad intervalli regolari da dei piantini verticali chiamati candelieri, corrono dei cavi orizzontali, che possono essere d'acciaio o di fibre sintetiche, chiamati draglie. Dato che nelle barche a vela capita spesso di sporgersi fuori bordo sostenendosi a queste strutture, di solito alcuni tratti di cavo sono sostituiti da una spessa fettuccia, assai più confortevole.
Orbene: è assai consigliabile controllare spesso lo stato delle cuciture che fissano la fettuccia al resto della draglia, se no vi può capitare di far cadere in acqua un membro dell'equipaggio e di arrivare ultimi.

venerdì 28 agosto 2009

Com'è il tempo oggi?


Ventoso...

giovedì 27 agosto 2009

Invidia, ma poca

Gorla e Centomiglia si avvicinano, ultimi ritocchi alle barche





E' un po' più bellina della mia, ma mica poi tanto...

mercoledì 26 agosto 2009

Lago di Ledro


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Autostitch è grande :)

domenica 23 agosto 2009

venerdì 21 agosto 2009

Vitello tonnato

Sfatiamo un mito: non è un piatto della gastronomia transalpina, bensì piemontese, quindi non chiamatelo vitel tonnè (anche se un certo interscambio culturale tra le due zone è esistito, e potremmo anche tollerare il ribattezzo).
E' piatto estivo assai diffuso e come tale la ricetta ha subito notevoli rimaneggiamenti (c'è anche chi prepara il "porcel tonnè"). In ogni caso non mi piace fare il "purista", gettarmi in una improbabile ricerca delle fonti per dire che una versione è più autentica dell'altra: io lo faccio così perchè mi piace, che sia anche "nato" così è un altro discorso.
Si prende un pezzo di carne e lo si lessa, assieme alle solite carote-cipolle-sedano, con l'eventuale aggiunta di chiodi di garofano e vino bianco. Quando è cotto si mette in frigo (la carne fredda è molto più facile da affettare).
Nel frattempo si prende un capace frullatore e ci si mette dentro del tonno in scatola, qualche uovo sodo, filetti di acciughe e capperi dissalati. Si frulla coscientemente il tutto, se la consistenza risulta eccessiva (e sicuramente lo sarà) si ammorbidisce aggiungendo olio e/o il brodo in cui è stata cotta la carne.
Si affetta la carne (non c'è bisogno di usare un microtomo, è meglio che le fette abbiano una certa consistenza) e si dispone a strati alternandola alla salsa, il tutto può essere decorato da qualche cappero e da qualche rondella di carota (ma di solito io salto questo step). A questo punto è consigliabile far riposare la pietanza in frigorifero per permettere un certo assestamento dei sapori.
Se il contenitore in cui si fanno gli strati è a chiusura ermetica diventa un'ottima pietanza da pic nic.

lunedì 17 agosto 2009

Caramella

"LA" caramella per eccellenza, a mio modesto parere: la mou!
In apparenza è estremamente semplice, come le spumiglie, ma avete mai provato a farle davvero? Io sì, ma non è che siano riuscite proprio benissimo...
Anyway, ne esistono parecchie versioni: la base è costituita da latte (o panna), zucchero, vaniglia. Qualcuno indica una pari quantità di latte (o panna) e zucchero, altri consigliano di abbondare ulteriormente con quest'ultimo, alcuni suggeriscono l'aggiunta di una noce di burro. Quale che sia la composizione bisogna mettere tutto in un pentolino, con fuoco basso, mescolando con pazienza. Con molta pazienza: prima che raggiungano una consistenza accettabile possono passare ore.
Confesso: anche queste non mi sono riuscite sempre benissimo...

sabato 15 agosto 2009

A scoppio ritardato

La CEI, a seguito della sentenza del TAR che esclude i professori di religione dallo scrutinio, ha accusato l'organo amministrativo di "bieco illuminismo".
A rigor di logica vuol dire che si autoeleggono campioni dell'oscurantismo.

giovedì 13 agosto 2009

Pubblicità ingannevole

I ROTOLONI REGINA NON FINISCONO MAI!!!

Balle!


mercoledì 5 agosto 2009

Domino

Sto per uscire di casa. Mi ricordo all'ultimo mometo di essermi ripromesso di mettere a lavare la tovaglia prima di uscire. Colazioni, pranzi e cene l'hanno ridotta in uno stato pietoso: briciole di pane cementate con il miele, macchie di sugo e cenere di sigaretta a gogo.

Disgraziatamente la lavatrice è già occupata, ci sono i calzini e le mutande lavati il giorno prima, tocca di svuotarla.

Il secchio della biancheria però contiene ancora le magliette e i pantaloncini tolti dallo stenditoio qualche giorno fa, bisognerebbe piegare il tutto e metterlo nei cassetti (stirare? what's stirare?) solo che davanti al cassettone ci sono gli scatoloni ancora pieni di cianfrusaglie a cui non è stato assegnato un posto definitivo.

Esco, ci penserò domani.

domenica 2 agosto 2009

Definizioni

Si chiamano "animali da compagnia" perchè non li puoi lasciare soli un attimo.