sabato 2 aprile 2011

Ribiscotti

Che quando ho assaggiato i biscotti fatti seguendo la ricetta di Sogno ho avuto una netta sensazione di deja-vu (o deja-mange), ma non sono riuscito subito a collegare. Poi, proseguendo nella ricerca, sentendomi molto Proust, ho finalmente ricordato: hanno la consistenza e il tessuto dei biscotti allo zenzero che vendono (vendevano? E' un sacco di tempo che non controllo) all'Ikea (tra le poche cose non da montare), per cui ho riprovato a farli aggiungendo questa simpatica spezia e son venuti buoni, anche se non perfetti perchè sono stato un po' timido e ne ho messa troppo poca.
Per l'occasione mi sono comprato una nuova saccapoche, di quelle vere, stavolta.
Come gran parte degli uomini subisco il fascino degli attrezzi: mi piacciono le cose che servono a fare qualcosa, e più hanno un'aura professionale e più mi attraggono, però la saccapoche ha una caratteristica molto interessante: in quelle "finte" il beccuccio è fissato alla tasca tramite una ghiera che si avvita su uno zoccolo termosaldato, in quelle vere invece basta infilare il beccuccio dentro la tasca prima di riempirla.
Perchè quando le cose si usano per lavorare davvero la semplicità è importante.

3 commenti:

  1. Buon giorno ;)
    te l'avevo detto,è ottima per fare ogni cosa ed è tutta un altra cosa dalle "finte:)"
    ...biscotti allo zenzero...mi hai fatto venire una voglia così oggi dopo pranzo con il caffè non ho resistito:2 biscottini....^__^

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  2. Sei riuscito ad utilizzare il sac à poche anche con la "mia" ricetta? Condivido il fascino per gli attrezzi anche se non sono un uomo :)

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  3. anonimo (franci?): eh, funziona proprio bene
    sogno: sì, proprio con quella. probabilmente l'aggiunta della sambuca rende l'impasto più morbido e appiccicaticcio, e fare le palline con le mani è fastidioso. c'è da dire che dopo te le puoi ciciulare :)

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