lunedì 30 maggio 2011

L'unico problema, adesso...

...potrebbe essere quello di non avere abbastanza spumante per festeggiare degnamente l'evento.

(auguri, Pisapia, il difficile comincia adesso, non deludere le speranze che hai risvegliato)

giovedì 26 maggio 2011

Altre assurdità (mobile telephone rant)

Ho perso il cellulare. Non so esattamente dove: era nella tasca interna del giubbino e a un certo punto non c'era più. Colpa mia: non ho chiuso la tasca, e portando il giubbino sul braccio (ormai fa troppo caldo per indossarlo) probabilmente è scivolato fuori.
E' spiacevole, ma tra le cose che possono capitare non è la peggiore.
Sono andato al negozio del mio fornitore (Telecom Italia Mobile, del gruppo Telecom Italia, per il quale ho lavorato fino al 2008) e gli ho chiesto se potevano darmi una nuova scheda telefonica da associare al numero che avevo. "Naturalmente", mi rispondono.
Mi chiedono i documenti, diteggiano un po' sui loro terminali, prendono una nuova SIM, diteggiano ancora un po' e poi si bloccano. C'è qualcosa che non va: le SIM in loro possesso non sono compatibili con il ICCID della mia carta precedente, e questa cosa impedisce l'operazione. Di più: loro possono sapere quali serie di SIM nuove possono essere compatibili con la vecchia, ma non hanno modo di trovarle o richiederle specificamente. In pratica, non sapevano quando e se sarebbero stati in grado di ridarmi il mio numero di telefono.
Non possono fare diversamente, non sanno come risolvere il problema.
A mio personale avviso, è una stupidaggine colossale: quel "ICCID", che non so neppure esattamente che cosa sia, non è un numero inciso sulla pietra, che una volta scritto non è più cancellabile, è una serie di bit scritti in una qualche memoria, se non è modificabile è perchè qualcuno non si è preso la briga di renderlo modificabile.
Tra l'altro la soluzione esiste, ed è perfettamente praticabile da chiunque: basta entrare in un negozio della concorrenza (segnatamente Vodafone) e chiedere di trasferire il proprio numero di cellulare su una loro utenza, con tanti saluti ai sistemi informativi cretini della mia ex azienda.

(tra parentesi se io, domani, ripetessi lo stesso giochetto, chiedendo a TIM di riprendersi il suo numero, avrei ottenuto quanto stavo chiedendo di fare oggi: riattivare presso di loro il mio numero con un'altra SIM, quindi l'operazione è tutt'altro che impossibile, ma credo proprio che non metterò in atto quest'ultimo passaggio)

Gomblotto

Milano, stazione centrale, ore 16:10.
Vado alla biglietteria automatica e cerco di acquistare un biglietto per Brescia, la macchina mi propone un Frecciabianca alle 16:35, un altro alle 17.05 e il Regionale delle 17.25.
Impreco dentro di me all'indirizzo delle Ferrovie dello Stato (o chi per loro) per aver eliminato il Regionale delle 16:25 che ricordavo di aver preso fino a poco tempo prima, e faccio il biglietto per quello delle 17:25. Devo aspettare più di un'ora, ma il Frecciabianca costa praticamente il triplo.
Salgo al livello dei binari, e scopro che il treno delle 16:25 in realtà esiste, ed è fermo al suo binario in attesa di partire.
Orbene: perchè la biglietteria automatica mi ha detto il contrario? Per indurmi a prendere il Frecciabianca e spendere il triplo? Non so, non ho una risposta sicura a questa domanda, però a pensare male si fa peccato, ma il più delle volte ci si azzecca.

martedì 24 maggio 2011

Bollettino medico

La situazione migliora.
Sono riuscito a lavare i piatti.

lunedì 23 maggio 2011

Gentlemen's cup (o della vecchiaia che avanza)

Non avevo gran voglia di partecipare alla regata: il campionato italiano mi aveva saturato, tornare in barca già il we successivo non era un'idea poi così allettante, però Federico di Lestofunte aveva problemi a completare l'equipaggio, per cui ho abbandonato i propositi oziosi e ho accettato l'imbarco.
Non avevo fatto i conti con la vecchiaia incombente: lavando i piatti, la mattina di sabato, appena prima di salire in barca, sono stato colpito da una dolorosa fitta alla schiena, all'altezza dello stomaco. Nella spiacevolezza era piuttosto comico: ero in piedi e non potevo muovermi, perchè se sollevavo le mani dal lavello il dolore diventava insopportabile. Poco alla volta la situazione si è stabilizzata, e ho deciso di andare comunque in regata, purtroppo il tentativo di cazzare la scotta del genoa dopo una virata ha peggiorato nuovamente la situazione, costringendomi a dare forfait per la domenica.
Sorry, sarà per la prossima. Spero di riuscire a riprendermi per il 26 giugno.

venerdì 20 maggio 2011

Al peggio non c'è mai fine

Siamo passati dalla "politica dell'annuncio" (nella quale si dice che si farà, senza mai davvero fare) a quella dell'"annucio dell'annuncio".

martedì 17 maggio 2011

Commento ai risultati elettorali



(confesso: l'idea non è mia)

lunedì 16 maggio 2011

Campionato Italiano FUN 2011

Tre giorni, sette prove, ventisei barche, cinquecento chilometri; dieci, quindici, nove, quattordici, otto, tredici e tredici i parziali (scartato il quindici) per un tredicesimo posto finale, che neanche nei sogni più sfrenati.

Vento leggero il primo giorno, sostenuto il secondo, notevole anche nel terzo ma condito da un'acquazzone storico (per dire: mi è uscita una lente a contatto, peggio che essere sotto una doccia).

Ma la cosa più bella è stato passare tre giorni in barca con dei buoni amici e degli ottimi velisti. L'unico modo di migliorare l'equipaggio sarebbe stato quello di cambiare il timoniere, ma sono piuttosto restio a farlo.

Ciliegina sulla torta, i fratellazzi hanno vinto il campionato: sarò di parte, ma penso proprio sia andato a chi lo meritava di più.

Per quelli a cui piacciono i numeri, la classifica è qui.

martedì 10 maggio 2011

Lo zen e l'arte di suonare la chitarra

Tra le tante cose che non ho ancora capito (e che probabilmente non capirò mai) c'è il funzionamento della mente umana. La mia, in particolare. Sempre dando per scontato che sia umana, cosa della quale a volte dubito.
Nello specifico, non ho capito come faccio a memorizzare un brano musicale. Se lo suono, partendo dalla prima nota e arrivando all'ultima, tutto bene, se interrompo a metà non c'è verso di riprendere da dove sono arrivato, tocca di ricominciare dal principio. E non devo pensare a quello che stanno facendo le mani, non devo cercare coscientemente la posizione della corda o del giusto capotasto, perchè se provo a farlo, paradossalmente, mi perdo.
Ma non posso neppure pensare a qualcos'altro. Qualsiasi pensiero si intrufoli nella mia mente, che sia sogno, ricordo o progetto, rompe l'incanto e mi fa perdere di nuovo.
Quindi, quando suono, devo pensare unicamente a suonare, ma senza pensarci davvero. La parte razionale e autocosciente della mente deve essere completamente spenta.
Forse è per questo che è così rilassante.

domenica 8 maggio 2011

Lieto evento

Cliccare sulle fotografie per la versione grande.
Molto grande :)


venerdì 6 maggio 2011

Pasta rapida tre

Anche questa volta c'è il frullatore. Non è premeditato, però è probabile che, se si vuole fare alla svelta, sia abbastanza necessario.
Anyway: si prende una confezione di carciofi surgelati, li si scongela (in acqua calda se la fretta è molta), li si frulla e li si mescola con formaggio grattuggiato, sale e olio, e si usa il tutto per condire la pasta, con l'aggiunta di una spolverata di pepe.
Diventa meno rapida, e anche adatta a una cena di rappresentanza, se la pasta in questione è costituita da tagliatelle all'uovo preparate in casa.

giovedì 5 maggio 2011

Comunicazione istituzionale

Sempre a proposito di buche delle lettere, qualche giorno fa mi è capitato di ricevere un giornaletto edito dall'amministrazione comunale del paese dove ho scelto di vivere (anche se non ho ancora potuto contribuire a scegliere l'amministrazione medesima, ma prima o poi accadrà).
Niente di particolarmente innovativo: la solita carta sprecata per provare a dire in giro quanto bella efficiente ed amabile sia l'attuale amministrazione, solo che io sono un lettore compulsivo, e se ho tra le mani della carta stampata non posso fare a meno di leggerla. La reazione è di fastidio: l'articolo iniziale è sulla crisi, temporaneamente superata, della più grossa industria locale, ed è quasi esclusivamente centrato sul "contributo" che parroco, vescovo e fin'anche papa hanno dato alla faccenda (il quale contributo, ovviamente, si è limitato a qualche chiacchiera di circostanza).
Ma si arriva anche alla comicità involontaria: tra le meravigliose realizzazioni è elencato anche l'allargamento di un tratto della strada che porta ad una delle frazioni, intervento, si dice,  molto atteso dagli abitanti della frazione medesima. Peccato solo che detto tratto sia crollato meno di un mese dopo che i lavori erano stati conclusi, e che da allora un pezzo di strada sia a corsia singola.
Sì, secondo me sperano che nessuno lo legga.

martedì 3 maggio 2011

Il postino suona una volta sola...

... sempre che gli apriate subito la porta.
E, in genere, se suona e non si limita a lasciare la posta nell'apposita cassetta, vuol dire che è in arrivo qualcosa di spiacevole. Raramente le lettere d'amore viaggiano per raccomandata, più facile che siano multe, specialmente se il mittente è l'ufficio della Polizia Municipale.
Fortunatamente il trasgressore non sono io, resta solo da spiegare la faccenda ai vigili, per evitare che sottraggano punti alla patente sbagliata.

Già che era lì, il postino mi ha consegnato anche una nuova bolletta, sempre della gentile impresa che mi fornisce il metano. Ho già raccontato in precedenza le mie "disavventure" con questi signori, ma riassumo brevemente: vantavo un credito nei loro confronti, ma loro insistevano a emettere bollette con richiesta di pagamento, finchè mi hanno inviato un assegno per azzerare il mio credito. Orbene, pensavo io, palla al centro, ricominciamo da zero, ma sbagliavo: con questa nuova bolletta mi informano del fatto che vanto un ulteriore credito di 11 euro. Probabilmente invece che un consumatore di gas sono un produttore. Memore di alcuni vecchi film di Pierino, però, preferisco rimanere all'oscuro riguardo al meccanismo di produzione.

lunedì 2 maggio 2011

Devo avere qualcosa che non va

Non riesco a gioire della morte di un uomo. Sia anche il peggiore terrorista del mondo.

(edit: e non sono neppure cattolico...)