sabato 8 settembre 2012

Script

Mi piacerebbe raccontare una storia.
Una storia di due persone. Due adulti, che, in quanto tali, hanno già delle storie alle spalle. Queste storie, come quelle di tutti, sono fatte di sconfitte e di battaglie, momenti di gloria e di sconforto.
Siccome mi piacerebbe che la storia che racconto fosse una storia d'amore, dovrei concentrarmi sul vissuto sentimentale di questi personaggi, fatto di ferite subite ed inferte, di estasi tramutate in incubi, di fiducia e speranze tradite.
Come premessa potrebbe sembrare alquanto cupa, ma, in effetti, perché il racconto funzioni, i due protagonisti dovrebbero essere in vario grado soli, all'inizio della storia (il fatto che esistano diverse gradazioni nella solitudine è uno degli argomenti di cui si dovrebbe occupare il racconto, per cui non lo sviluppo qui).
Mi piacerebbe raccontare di come queste due persone arrivino ad incontrarsi, in modo più o meno casuale, come sono casuali quasi tutti gli incontri. Vorrei che si piacessero, che si sentissero attratti, che avvertissero una strana forza, inspiegabile ma efficace come la gravità, che vuole unirli, e al contempo raccontare di come loro oppongano a questa forza una strenua resistenza.
Del resto, questa resistenza, è già scritta nel percorso che li ha portati fino a qui. La loro esperienza gli ha insegnato che è fin troppo facile farsi o fare del male, quando sono in gioco i sentimenti, e nessuna delle due situazioni (attiva o passiva) è particolarmente desiderabile.
E così racconterei delle accelerazioni e dei rallentamenti (come si abbracciano due porcospini? con molta, molta cautela), degli avvicinamenti e dei distacchi, dei momenti in cui comanda l'istinto e di quelli dominati dalla ragione.
E mi piacerebbe chiudere il racconto con un equivalente moderno del "vissero per sempre felici e contenti", perché sappiamo che il "per sempre" non esiste, ormai siamo grandi e le favole non ci infinocchiano più, però felici e contenti, magari non in continuazione ma per una buona percentuale di esistenza, possiamo esserlo.
Ecco, non so se ne sarei mai capace, ma mi piacerebbe.

Nessun commento:

Posta un commento