venerdì 13 novembre 2009

Se una notte d'inverno un viaggiatore...

...dovesse aggirarsi per le vie di un piccolo paese trasportando un grosso ventilatore, non dovete pensare che sia necessariamente impazzito.


Abito in una vecchia casa sul lago. Per essere precisi occupo un pezzetto della casa che il mio bisnonno acquistò negli anni venti del secolo scorso. Un paio di stanze al primo piano, quelle che in origine erano, credo, il soggiorno e la sala da pranzo. Nelle varie ristrutturazioni susseguitesi dopo la seconda guerra mondiale, la sala da pranzo è stata rimpicciolita per fare posto ad un minuscolo bagno e a un piccolo corridoio, ed è stata aperta una ulteriore porta tra la sala e quello che era il soggiorno.
il risultato finale è grossomodo questo:


Adesso la stanza sulla destra è il mio soggiorno-cucina e quella sulla sinistra è la camera da letto.
La stufa famosa, di cui ho già parlato e che amo di un amore intenso e corrisposto, è in cucina, per cui la camera da letto in inverno è decisamente freddina. In generale questo non sarebbe un problema: quando si è a letto ben coperti si può stare molto bene anche se nella stanza non ci sono i canonici 18-20°, ma io in camera ho anche la scrivania e il computer, per cui ci lavoro stando seduto, e in quel caso anche venti gradi rischiano di essere pochini.
Soluzione: un ventilatore posto in prossimità della porta tra la stanza da letto e il corridoio soffia l'aria in direzione del bagno. La depressione causata da questo flusso viene compensata con un trasferimento di aria, notevolmente più calda, tra la cucina e la camera attraverso l'altra porta.

Quindi, se una notte d'inverno un viaggiatore si aggira con un grosso ventilatore, non è improvvisamente impazzito, ha solo escogitato una semplice soluzione ad un problema di distribuzione del calore.

6 commenti:

  1. geniale :) Anche io ho le camere al primo piano, e lì (pur essendoci i termosifoni) non accendo quasi mai, tranne quando si vedono i pettirossi a terra (che significa che fa tanto tanto freddo), però ci vado solo a dormire perciò è come dici tu , non serve. Così risparmio :) Marion

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  2. con le camere di sopra non avresti neanche bisogno del ventilatore, basterebbe tenere le porte aperte :)

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  3. è già aperto, c'è una scala che collega il primo al secondo piano sai :)))

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  4. idea buona. bravo così risparmi, io invece del ventilatore ho preso una piccola stufetta elettrica che non sposta l'aria ma la scalda, molto efficace ma non risparmiosa..... cobalto

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  5. Ehiii, ma come secondo nome fai Archimede Pitagorico?...;-))) Ahimè, le mie conoscenze della fisica dei venti e degli spostamenti d'aria si limita all'eventualità, in caso di freddo particolarmente intenso, di scendere al Centro Commerciale ad acquistare una banale stufa ulteriore con cui tradire l'amore intenso e corrisposto con la stufa numero uno...Carpe

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  6. marion: ma le porte delle camere sono aperte?
    cobalto: sai, la corrente la pago, la legna no :)
    carpe: vale la risposta precedente :)

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