A p c'è l'isola pedonale. Adesso è denominata in modo più asettico Zona a Traffico Limitato, ZTL per i fanatici degli acronimi, ma la sostanza è più o meno la stessa. E' stata lanciata in pompa magna qualche anno fa, presentata in un apposito convegno di architetti e urbanisti, alla presenza delle autorità locali e viciniori. Ne sono state decantate le meravigliose e progressive sorti, il notevole impulso che avrebbe dato all'economia del paese e alla salute dei suoi abitanti. In previsione della sua costituzione venne rifatta completamente la pavimentazione delle vie del centro storico, sostituendo l'asfalto con il ben più poetico porfido, distribuendo una pletora di grandi vasi atti a contenere meraviglie floreali e posando qua e là comode panchine per agevolare la socializzazione delle persone.
Poi però il parroco cominciò a preoccuparsi. La partecipazione alla messa domenicale era già in calo e temeva che il non poter più parcheggiare la macchina nella piazza antistante alla chiesa avrebbe ulteriormente raffreddato i fedeli. Le sue lamentele, esposte in modo assai privato e discreto agli amministratori, si unirono a quelle dei commercianti, che in modo assai più plateale insinuavano che l'obiettivo vero del Sindaco fosse quello di sottrarre clienti ai negozi del centro per far crescere gli affari del suo supermercato. Gli anziani gioirono per le panchine, ma chiesero di poter avere dei permessi speciali per arrivare in macchina alle loro abitazioni, eventualmente estendibili ai parenti, che già li vediamo così poco e non è certo giusto render loro così faticosa la visita.Si tentò, in un primo momento, di gestire la situazione con flessibilità: i vigili avrebbero controllato il rispetto del divieto, ma non si sarebbero impuntati se il controllato avesse esposto un buon motivo per la sua infrazione. In breve tempo i controlli vennero sospesi, le panchine spostate per non intralciare il traffico e i vasi da fiori rimossi. Quando qualcuno fece notare che non era un bello spettacolo veder passare continuamente automobili a fianco dei segnali di divieto, la cosa venne risolta rimuovendo i segnali.
Non dappertutto, però: quasi a voler indicare che la speranza in un futuro migliore non muore, una via a traffico limitato è rimasta. Via Dante è la prova delle buone intenzioni degli amministratori e della loro capacità a tradurre in pratica, pur nelle difficoltà, gli obiettivi che si pongono. Sarebbe indelicato, a questo punto, far notare che via Dante è troppo stretta per consentire il passaggio a qualsiasi automezzo...
porfido...aiuto, lasciamolo solo alle piazze!!!
RispondiEliminanel mio paese tutto lastricato di nuovo porfido..è sempre da sistemare...strade bloccate transenne sulle belle rotonde di porfido...un macello!!!
scusa ma non ho resistito... nel vedere la parola porfido mi si è offuscato il resto!!!!
perfido porfido :)
RispondiEliminahai presente Palmanova (qui ci va il punto di domanda ma ho schiacciato chissa cosa e non mi rispondono piu i simboli.. a proposito, tu lo saprai.. cosa edvo schiacciare per riavere i simboli tre punti di domanda....) p.s. ho trovato a culo le parentesi.. Comunque volevo dire che la piazza di palmanova e nata proprio cosi, ora ci corrono le macchine e sembra di fare lo slalom a volte. Marion
RispondiEliminala realtà supera sempre la fantasia... per i simboli sospetto un'attivazione involontaria della tastiera americana. se hai le impostazioni di default premendo contemporaneamente il tasto "alt" (alla sinistra della barra spaziatrice) e il tasto shift (quello delle maiuscole, ma non il blocca maiuscole) dovresti risolvere il problema
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