domenica 17 maggio 2009

Togliere la ruggine

Quando si ricomincia a fare cose alle quali si era abituati ma che si sono trascurate per lungo tempo, si rischia sempre di dimenticare qualche particolare fondamentale, così ieri ho rischiato di far ribaltare la barca durante le operazioni di varo perchè mi ero scordato di legare la fascia di sospensione al winch e ho lasciato sfilare la scotta di randa dal bozzello perchè non avevo rifatto il nodo di intoppo.
A parte questi piccoli dettagli la prima uscita dal settembre scorso è stata abbastanza divertente e produttiva: bel sole e vento a sufficienza. Il nuovo equipaggio deve prendere ancora confidenza con le manovre, ma qualcosa s'è imparato e tanto altro impareremo ancora.
Gof non scherzava quando diceva di aver usato la mia barca come deposito delle vele, così ho avuto l'emozione di usare una randa e un genoa in condizioni molto migliori delle mie. Non credo proprio che glie le restituirò...

3 commenti:

  1. la scotta di randa mi pare grave.. l'ho vista in un film del tenente colombo! c'era anche il boma di mezzana.... Marion...

    RispondiElimina
  2. Certo che cominciare la stagione velica con un "esproprio proletario" non è niente male.....;-) Carpedine, quella "onesta" con la barca a motore...

    RispondiElimina
  3. marion: l'albero di mezzana è quello che sta a poppa dell'albero maestro, avendo la mia barca un solo albero quello di mezzana è assente, come il relativo boma. ecco :)
    carpemotorara: non è un esproprio, ma un equo affitto per l'utilizzo del magazzino. capitalismo allo stato puro.

    RispondiElimina