sabato 30 aprile 2011

venerdì 29 aprile 2011

Me

lunedì 25 aprile 2011

E poi

ci sono quelle giornate di gioia perfetta che se ti fermi un attimo a pensarci poi consideri che per essere veramente perfetta mancherebbe giusto quella piccola cosa che sai cos'è ma che non vuoi dire ma poi ci ripensi e decidi che però va davvero bene anche così e che se per caso tutto dovesse finire adesso vale comunque la pena di esserci arrivati e magari pensi che sarebbe bello essere capaci di trovare le parole giuste per descrivere per raccontare e condividere ma tutto è troppo grande e sfugge e non si riesce a tradurre in termini comprensibili ma anche questo non è poi così importante perchè c'è qualcosa di caldo e di solido e di bello proprio lì tra stomaco e polmoni e ogni respiro e ogni battito è forte e facile e sai che tutto ma proprio tutto il resto adesso non importa e se son cose belle bene e se no si risolveranno e sei felice contento e senti che non vorresti essere nessun altro in nessun altro posto.

venerdì 22 aprile 2011

A questo punto...

Sarebbe meglio che facessero il servizio completo e togliessero anche il "legittimo" impedimento...

martedì 19 aprile 2011

Pasta rapida due

Nell'ipotetica scala di difficoltà, questo è il gradino successivo alla pasta rapida (ricordo che il primo è "aprire la scatoletta del sugo e versarlo sulla pasta lessata").
Anche qui serve un frullatore, nel quale mettere le olive (nere, snocciolate e in salamoia), capperi dissalati, un po' di peperoncino piccante e un goccio di olio per facilitare il lavoro alle lame. Una volta ottenuta una sminuzzazione (parola che penso di avere inventato in questo momento) adeguata, mescolare il composto con il contenuto di una scatoletta di tonno sbriciolato a forchettate.
Distribuire abbondantemente sui soliti fusilli.

(A margine: il profumo che si eleva dalla scatola dei capperi sotto sale è una di quelle cose che mi fanno venire una fame sconsiderata)

domenica 17 aprile 2011

"C'è un sacco di spazio giù in fondo"

Richard Feynman tenne una lezione con quel titolo (ovviamente in inglese: There's Plenty of Room at the Bottom) nel 1959, suggerendo che si sarebbe potuto comincare a costruire le cose più in piccolo, cominciando con una scala di 1/4, utilizzando poi queste cose per costruirne altre a scala ancora minore e così via, fino ad arrivare ai limiti inferiori fissati dalle leggi fisiche.
Io, nel mio piccolo, ho dato il mio contributo al progetto facendo delle torte in scala 1/2:



Dettagli tecnici: le tortiere di gres del diametro di 14 cm, si possono trovare all'Ikea. Non so se loro le abbiano concepite come giocattoli, ma sono perfettamente utilizzabili.
La pasta è una normale pastafrolla:
400 g di farina
200 g di burro
150 g di zucchero
1 uovo
un quarto di bustina di lievito
un cucchiaino di sale
una bacca di vaniglia

Si mescola il burro con lo zucchero, poi si aggiunge l'uovo, il lievito il sale e la "polpa" della bacca di vaniglia, mescolando fino ad avere un composto omogeneo, in ultimo si aggiunge la farina, cercando di farle assorbire il resto del composto mescolando il meno possibile. Far riposare in frigo per un paio d'ore prima di stendere.

La farcitura di quelle più scure, con il classico aspetto della crostata, è marmellata di amarene (non è una scelta ponderata, è quella che avevo in casa, fatta da mia madre, tra l'altro), per quelle chiare invece ho tagliato delle mele a fettine e le ho mescolate a zucchero, cannella e uva passa lasciata rinvenire in acqua (e un goccio di whiskey)

Le dosi indicate per la pasta bastano per otto tortine, direi :)

giovedì 14 aprile 2011